L’Uruguay: quattro milioni pressappoco di abitanti ed una fucina di talenti da far invidia a qualsiasi altra nazione. Non è una novità che la terra de La Olimpica offra al calcio mondiale giocatori di altissimo spessore e, se a 18 anni puoi prenderti il lusso di rifiutare lo Sporting Braga per rimanere al Felix, qualcosa da raccontare deve pur esserci. Ancora una volta.
Franco Acosta Machado nasce nel ’96 a Montevideo, capitale dell’Uruguay, ed a partire dai 13 anni comincia la sua avventura tra le fila del Felix, una delle formazioni più note nel suo piccolo paese e, dopo essere passato per tutta la trafila delle giovanili, nel 2013 debutta con la prima squadra. A partire dall’annata successiva ottiene un posto fisso nel reparto offensivo della sua formazione ed appena compiuti 18 anni, gli osservatori dello Sporting Braga fanno di tutto per portarlo in Portogallo. Acosta accetta immediatamente, ma dopo alcune sessioni di allenamento, decide di tornare a casa: c’è la convocazione al Sudamericano Under-17 in ballo e non vuole mancare il suo appuntamento più importante. Mai scelta fu più saggia: il giovane attaccante uruguayano partecipa alla competizione e se ne consacra capocannoniere, stregando con le sue giocate il mondo sportivo: otto reti in otto gare. Stesse performance dopo poco le offre anche al Mondiale con la stessa selezione così che il Villareal non ci pensa due volte e riesce a portarlo in Spagna. Il ragazzo firma un quinquennale con la squadra B del sottomarino giallo e vola di nuovo in Sudamerica. Attualmente, infatti, è impegnato a difendere i colori della Celeste nel Sudamericano Under-20 ed il suo score continua a macinare numeri. Centravanti puro, Acosta ha ribadito più volte che il suo modello è il compatriota Edinson Cavani, e di goal ne segna proprio quanto lui. Il talentuoso attaccante è dotato di grande velocità e nei 20 metri risulta letale per qualsiasi avversario. Ama giocare con un compagno di reparto che gli faccia da sponda per facilitare l’inserimento e, come il suo dribbling ha spesso mostrato, riesce sempre a lasciare i difensori a metà strada ed arrivare dritto in porta. Il suo piede prediletto è il destro ma l’ottima tecnica di base di cui è dotato perdona l’utilizzo meno frequente del sinistro.
Non appena il Sudamericano Under20 volgerà al termine, il giovane attaccante si unirà al Villareal per intraprendere la sua prima avventura europea. Tuttavia nello scorso mercato estivo, diverse sono state le squadre italiane ad interessarsi a lui, e, considerato l’amaro in bocca che ha lasciato Edinson Cavani, non è da escludere che il “fato” un giorno o l’altro possa portare anche lui nel Belpaese.
di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)
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