Callejon: “Arriverò a 21 gol. A volte penso ancora a Bilbao, ma l’abbiamo superata. Higuain è il nostro leader”

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Intervistato dal Corriere dello Sport, José Callejon ha parlato della sua esperienza a Napoli, tra presente e futuro:

Vediamo se è preparato

“Lo so che segno meno, ma ho gli stessi gol in campionato dello scorso anno. Me ne mancano quattro, ovvero in Europa e Coppa Italia”
Promosso

“Mancano però ancora cinque mesi. Io mantengo le promesse e avevo detto di voler battere me stesso e fare ventuno gol”
Si era parlato anche di una corsa allo scudetto 

Forse, ma la Juve sta andando fortissima, e devo dire che nel complesso merita la testa del campionato. Contro di noi sono stati i dettagli a decidere, però giocano bene, e su questo nulla da ridire. E’ chiaro che continuo a farci un pensierino, ma certe affermazioni occorre sostenerle sul campo. Per il momento faccio i complimenti a loro”

Per il secondo posto potrebbe essere sfida a due con la Roma?

Al momento sono avanti ma hanno dei problemi. Destro è partito e hanno perso De Rossi e Strootman. Oggi non riescono più a vincere con la continuità passata. Sarà una bella sfida, che però riguarderà anche altre squadre. La Lazio piace e diverte, ma ci sono anche altre squadre come la Sampdoria, oltre alle solite Inter, Fiorentina e Milan. Lo stesso Genoa, che ci ha fatto soffrire”

Questo è un Napoli diverso 

“A Doha c’è stata una svolta, soprattutto a livello mentale. Ci siamo sentiti diversi dentro, e abbiamo dimostrato a noi stessi di poter battere i campioni d’Italia. Una bella dimostrazione i calcio, oltre che un’iniezione di fiducia e autostima”

Quando giocate come sapete

“Non ce n’è per nessuno, è vero. Ci sono state gare fantastiche in cui siamo riusciti a mostrare ciò di cui siamo capaci. In quelle occasioni la gente è uscita appagata dallo stadio, così come noi”

Ci sono stati però quattro mesi d’inferno 

“Ci siamo portati dietro il ricordo di Bilbao per un bel po’, forse nell’inconscio più di quanto avremmo voluto. Alla distanza però ne siamo usciti, ma il retaggio è rimasto”
Soprattutto in lei

Adesso ci rido su, ma ci penso ancora. Avevo visto quella palla arrivare, e sentivo che forza, peso e traiettoria erano giusti. L’ho valutato male però. L’attendevo su un piede e me la sono ritrovata sull’altro. Ha fatto di peggio. “Credo si parli di Bergamo. Certo anche quel gol con l’Atalanta credo fosse impossibile da sbagliare, ma segnare all’Athletic avrebbe avuto tutt’altro significato”

Adora i gol belli

“Sì, ma anche quelli banali, come quando devi solo accompagnare la palla dentro, dato che il Pipita mi mette in condizione di appoggiare la palla in rete, o magari sporchi come col Torino”

Una classifica delle sue prodezze 

“Lascio il giudizio ai lettori. Io dico quello con l’Atalanta in Coppa Italia dell’anno scorso, con l’Inter di sinistro a San Siro quest’anno e con la Fiorentina della passata stagione. Io devo pensare a colmare il gap dai ventuno gol. Nell’ultimo periodo la vena si è un po’ inaridita, ma per fortuna c’è chi provvede”

Segna sempre Higuain.

“E’ il nostro leader. Il trascinatore della squadra. E’ in grado di fare la differenza, perché ha un talento smisurato. So quanto vale, conoscendolo da tanti anni, e so cosa può offrire. Averlo al fianco è un privilegio”

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