Tra riportare ed inventare c’è una bella differenza.
E chi, come noi, è seduto dall’altra parte della scrivania dovrebbe saperlo bene.
Ecco perché tutte le voci di mercato in entrata ed uscita accostate al Napoli non fanno bene se non hanno un fondo di verità.
La spasmodica ricerca del nome, delle ultime ore di mercato, è diventata ormai palestra per i saltimbanchi del giornalismo sportivo: “Arriva Tizio”, “Salta l’accordo con Caio”, “Il Napoli pensa a Sempronio” le formule che allietano i tifosi azzurri nel caldo torbido d’agosto come nel freddo rigido di gennaio.
Ma il mercato del Napoli, l’ha detto Benitez, s’è chiuso il 3 gennaio, con Strinic e Gabbiadini. Perché di occasioni irrinunciabili in giro non ce ne sono, e per essere certi di un acquisto bisogna anche essere certi del proprio futuro.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
