Mino Raiola, procuratore in passato anche di Marek Hamsik, ha rilasciato una lunga intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ nella quale ha parlato del momento del suo assistito: “Si è seduto, l’ambiente si è saturato, non ha più stimoli. Non sono andato avanti nel lavoro con lui perché le nostre filosofie erano diverse. Io ero cattolico, lui protestante, non potevamo stare nella stessa chiesa. Quando prendo un giocatore gli chiedo due cose: dove vuoi andare e come ci vuoi arrivare. Se avessi avuto Messi gli avrei cambiato già quattro volte squadra, ma non per i soldi: quelli li guadagnavamo pure lì a forza di rinnovi. Ma perché sarebbe migliorato anche lui. Quando dicevo che bisognava venderlo valeva 60-70 milioni. Oggi invece a quanto siamo?”.
Il Napoli continua a lavorare in chiave calciomercato ed ha messo gli occhi ancora una…
Un momento decisivo per conoscere il futuro di Antonio Conte. L'allenatore del Napoli è pronto…
In casa Napoli arriva il nome nuovo per la linea mediana di Antonio Conte che…
Il ds Manna continua a monitorare attentamente i prossimi colpi di calciomercato. Spunta il nuovo…
Una nuova mossa a centrocampo per beffare subito l'Inter. Ancora un duello a distanza con…
In casa Napoli è arrivata una dura tegola rappresentata dallo stop per un problema muscolare…