Napoli, Benitez al bivio tra l’integralismo tecnico-tattico e i risultati

Roma-Napoli serie A

 

Anno nuovo, vita nuova. E anche teorie di calcio diverse. Rafa Benitez da un po’ di tempo a questa parte pare aver messo da parte quell’integralismo, forse tecnico più che tattico, che gli ha procurato critiche senza fine da ormai un anno e mezzo. Il concetto di bel calcio resta, anche perchè con quel parco attaccanti sarebbe difficile produrre un brutto calcio dalla metà campo in su, ma il ‘sin prisa, pero sin pausa’ pare per il momento accantonato. Jorginho e Inler sembrano finiti nel dimenticatoio, proprio loro che dovevano far girare il Napoli spagnolo di Benitez, tutto possesso palla e belle giocate. Dopo l’infortunio di Insigne, ago della bilancia di questa squadra, il tecnico spagnolo ha preferito un centrocampo tutto muscoli con Gargano e David Lopez, lasciando libertà di impostazione alle altre squadre. Si potrebbe parlare di catenaccio all’italiana, se non fosse che dalla metà campo in su il Napoli offre giocate di primissimo livello sempre organizzate con un criterio: non si potrebbe quasi parlare di ripartenza, sembra più un possesso palla a velocità supersonica.

 

Higuain decisivo

 

Se non fosse stato per gli episodi a sfavore, giocando in questo modo gli azzurri avrebbero messo in cassaforte un risultato utile anche contro la Juve. Inutile dire che il successo passa per i piedi di Higuain: se il centravanti argentino è in giornata, allora bastano un paio di accelerazioni delle sue per spaccare la partita. A confermarlo è stato lo stesso Benitez nel post partita: “Higuain sta facendo molto bene, oggi è stato decisivo. Se la squadra lavora bene in difesa, lui in attacco può sempre fare la differenza. Parlare del calciomercato Napoli adesso è troppo presto. Lui sta giocando concentrato e fare quello che ha fatto oggi: la differenza”.

 

Un applauso va fatto anche ad Albiol e Koulibaly, ieri perfetti. Pochi errori in difesa, squadra compatta e ripartenze veloci affidate all’estro di Higuain&compagni. La strada è tracciata.

 

 

di Vincenzo Matino (Twitter: @vincenzomatino)

 

 

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