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#LAZIONAPOLI – La cronaca: Higuain vale tre punti e l’1-0 all’olimpico. Terzo posto di nuovo azzurro

 

“Carthago delenda est”, avrebbe detto Catone, “Urbe delenda est” ha replicato Rafa.
La capitale deve essere distrutta. Senza lasciarne traccia, ovviamente, perché di Roma piacciono la storia e i monumenti. Ma con cattiveria, nell’affermarsi in un Olimpico che porta bene alla Lazio.
Ed è così, perché alla fine di 95 lunghissimi minuti è il tecnico spagnolo ad avere ragione.
Un Benitez a sorpresa quello che arriva a Roma e lascia in panchina Hamsik mandando in campo Mertens oltre che l’ultimo arrivato Strinic, sulla sinistra.
Pioli, viste le assenze, lancia il trio Candreva, Keita e Djordjevic di punta, costretto ad usare Cavanda sull’esterno basso.

 

L’inizio del match è equilibrato, con due squadre che giocano a viso aperto: la Lazio per imporre il fattore campo, il Napoli per dimenticare la brutta esperienza contro la Juve.
È Candreva il più pericoloso, a battezzare il novello Strinic in campionato: ma i cross dell’esterno cadono morbidi tra le braccia di Rafael, o comunque sono imprecisi tanto da non arrecare fastidio alla retroguardia azzurra.
Il Napoli risponde solo in contropiede, senza mai prendere realmente il pallino del gioco: Lòpez e Gargono fungono da frangiflutti a difesa della retroguardia che ritrova un preciso e concentrato Albiol, e le invenzioni di Mertens e De Guzman spingono in avanti la squadra di Benitez.
E infatti, alla prima palla importante gli ospiti passano in vantaggio: assist al bacio di Mertens per Higuain, che controlla il pallone in area, scarica il tiro sul primo palo e piega le mani ad un non incolpevole Berisha.
Dopo due minuti però, il sostituo dell’indisponibile Marchetti salva su Mertens il pallone che poteva significare il raddoppio.
La Lazio incassa il colpo e riparte: alla mezz’ora Biglia tira da trenta metri e mette i brividi a Rafael, poi è Ledesma a beccare la traversa con un colpo di testa da calcio d’angolo.
Al minuto 38 capita sui piedi di Cavanda l’occasione più ghiotta per il pari, ma l’esterno biancoceleste sciupa tutto tra le braccia di Rafael.
Prima dell’intervallo, il Napoli si rivede solo con un tiro centrale di Strinic che non impensierisce più di tanto.

 

Inizio di ripresa con piglio diverso per il Napoli, che prova a mettere il sigillo al match.
Higuain rischia due volte di fare doppietta: al 47° Berisha salva sul suo sinistro, al 54° è il suo destro ad essere impreciso dopo trenta metri di campo.
La Lazio, però, alla lunga esce fuori e fa male al Napoli sulle corsie esterne. Candreva punge, Keita in area è impreciso e salva gli azzurri.
Comincia la girandola di cambi con Benitez che punta su Hamsik e Jorginho e Pioli che lancia Klose sin da subito nella ripresa; lascia il campo anche Higuain, che va a rifiatare per lasciare spazio a Duvàn a pochi minuti dal termine. La spinta biancoceleste, non sempre compatta e continua, non trova il suo compimento neanche nei cinque minuti di recupero concessi da Rizzoli.

 

La rete di Higuain lancia di nuovo gli azzurri che, corsari a domicilio, si riprendono con forza il terzo posto.
L’argentino diventa un toro che vede rosso quando affronta la Lazio e si erge, se mai ce ne fosse stato bisogno, a leader indiscusso della squadra.
Benitez, non senza sofferenza, tira un sospiro di sollievo.
Stavolta, con non poche difficoltà, sono i suoi ad avere la meglio.
Ci può stare. Ma si può anche migliorare.

 

TABELLINO

 

LAZIO (4-3-3) – Berisha; Basta, Cana, Radu, Cavanda (dal minuto 83 Pereirinha); Ledesma (dal minuto 46 Klose), Biglia, Parolo (dal minuto 81 Cataldi); Candreva, Djordjevic, Keita.
A disposizione: Strakosha, Guerrieri, Konko, Novaretti, Onazi, Tounkara. All. Pioli.

 

NAPOLI (4-2-3-1) – Rafael; Maggio, Koulibaly, Albiol, Strinic; Gargano, Lopez; Callejon, De Guzman (dal minuto 83 Jorginho), Mertens (dal minuto 61 Hamsik); Higuain (dal minuto 86 Duvàn).
A disposizione: Andujar, Colombo, Mesto, Henrique, Inler, Gabbiadini, Zapata. All. Benitez.

 

Arbitro: Rizzoli di Bologna

 

Marcatori: 18’ Higuain

 

Ammoniti: Ledesma, David Lòpez, Parolo, Mertens, Keita, Gargano

 

A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

Gennaro Arpaia

Iscritto alla facolta di Giurisprudenza della Federico II Napoli. Giornalista pubblicista iscritto all'albo da giugno 2013.

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Gennaro Arpaia

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