A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luigi De Magistris, sindaco di Napoli: “Prima, durante e dopo la mezzanotte è stata veicolata una bellissima immagine di Napoli, il lungomare è diventato la più grande discoteca all’aperto d’Europa. Il clima che si respirava era sereno e allegro e Napoli si è mostrata all’altezza. Calore, passione e orgoglio di essere partenopei è venuto fuori nella notte di San Silvestro. Sta venendo meno l’atteggiamento lamentoso del popolo e anche i messaggi di Antonella Leardi sono importanti. Napoli è una grande potenza e in quella notte è stato evidente. Non sono d’accordo con De Laurentiis: Napoli è pronta per lo scudetto e la voglia della popolazione è tanta. Spero che il 2015 metta a tacere tutte le polemiche inutili tra sindaco e presidente del Napoli. Voglio che la città e quindi la squadra e lo stadio vadano sempre meglio. Nessuna sfida è impossibile per Napoli e lo scudetto deve essere un obiettivo da perseguire. Lo stadio San Paolo? Vogliamo che l’11 gennaio si giochi Napoli-Juve e che si vinca, sono queste le uniche partite amiamo e voglio dire che non facciamo colpi bassi. Non dubito della capacità del pool di architetti di cui dispone De Laurentiis, ma attendiamo il piano di fattibilità. Poi, quando sarà presentato, cominceremo a lavorare e se ci saranno dei problemi, li affronteremo insieme. Non rispondo a provocazioni, mi interessa l’obiettivo che è quello di dare alla gente uno stadio migliore. De Laurentiis è stato messo, da mesi, nella condizione di farlo e non ho dubbi sul fatto che stia lavorando sul progetto. Se poi ha scoperto che ci sono dei reperti sotto il San Paolo, ne parleremo, ma dobbiamo iniziare. Se entro il 31 maggio De Laurentiis non presenterà il piano di fattibilità, vorrà dire che troveremo un’opzione alternativa. Ma, non possiamo andare avanti così, dobbiamo ristrutturare il San Paolo. In ogni parte d’Italia gli impianti sportivi sono fatto insieme alle società e io voglio credere che anche a Napoli accadrà così. Sono persuaso del fatto che ci sia un piano di fattibilità, ma qualora non dovesse esserci, troveremo delle modalità per intervenire sullo stadio per renderlo più funzionale ed efficace. Il Napoli è chiaro che, in ogni caso, continuerebbe a giocare in questo stadio, ma cambierebbe lo scenario. So per certo che non tireremo a campare così con varie proroghe, Napoli ha bisogno di uno stadio sicuro. Una città come Napoli non può non ospitare i grandi cantanti anche perchè ad oggi le tecniche utilizzate non mettono a repentaglio il manto erboso, ma anzi servono a potenziare visto anche il ritorno economico giacchè con gli eventi si trovano anche le risorse per ristrutturare. Credo che portare la musica a Napoli non sia un colpo basso, anzi”.