Aurelio De Laurentiis in vista del mercato di gennaio ha cominciato a ridefinire l’assetto del suo Napoli ed ai microfoni de Il Mattino ha svelato alcune delle sue carte, accennando anche alla stagione in corso ed al futuro di Benitez: “Vedremo tra gennaio e giugno cosa fare in altri reparti, come difesa o centrocampo. Abbiamo soddisfatto le richieste di Benitez. Ora valuteremo, anche perché bisogna capire se Rafa resta: comprare ora significherebbe ridurre il budget estivo per impostare magari il discorso con un altro allenatore”.
FUTURO BENITEZ – In merito alla permanenza del tecnico spagnolo afferma:“Il suo contratto era di due anni. Mi auguro che voglia restare perché dare continuità ad un progetto tecnico o societario è la soluzione migliore. Sapremo tutto tra qualche mese”.
OBIETTIVI – Il presidente ritorna sulla parola scudetto pronunciata questa estate a Dimaro: “Un errore che mi riconosco è aver detto durante il ritiro di Dimaro che avremmo vinto lo scudetto. Sulla razionalità del presidente è prevalsa la passione del tifoso: mi sono lasciato prendere la mano. Non è così semplice vincere, perchè se si parla di scudetto è come se si escludessero squadre come Juve, Roma, le milanesi. L’obiettivo del Napoli è essere competitivi sempre. Prima o poi lo scudetto arriverà, ma non perché arriveranno uno o due giocatori. Si vince quando c’è un fronte unico composto da squadra, società e tifosi. Lo scudetto ci sarà quando l’ambiente sarà maturo”.
IL RITORNO DI LAVEZZI – Nelle ultime settimane la suggestione del rientro del Pocho ha scaldato e non poco l’ambiente napoletano: “E a che servirebbe? Siamo copertissimi in attacco, tra un paio di mesi rientra anche Insigne. Si dimentica che Lavezzi ha uno stipendio di 4,5 milioni netti all’anno e che soprattutto è stato lui a voler lasciare il Napoli: lo decise nel 2011 e noi gli chiedemmo di restare ancora un anno, nel 2012 è passato al Paris St. Germain. A volte i procuratori dei calciatori si divertono a tirare fuori il nostro nome, ma noi non c’entriamo né con Lavezzi né con Balotelli”.
ELIMINAZIONE CHAMPIONS – L’uscita dalla Champions contro l’Athletic Club è stata difficile da digerire: “Una forte delusione e un danno economico valutabile in una decina di milioni. Abbiamo affrontato l’Athletic Bilbao che non aveva rappresentanti ai Mondiali mentre il Napoli ne aveva avuti ben sedici: la differenza di preparazione era notevole, non può esserci la controprova, ma se avessimo trovato una squadra nelle nostre stesse condizioni avremmo probabilmente superato il turno”.
GABBIADINI ED IL SAN PAOLO – Il presidente termina l’intervista con brevi battute su quello che a breve sarà ufficializzato come nuovo attaccante azzurro e la questione stadio: “Dal Comune solo ritardi e colpi bassi. Ho un piano ma ci vogliono tre anni. Gabbiadini è un investimento per il futuro”.