È ufficialmente partita la rivoluzione di Zapata, o per meglio dire di Duvan, come preferisce essere chiamato. L’attaccante colombiano, giunto a Napoli come l’ennesima scommessa dal sudamerica, grande, grosso e inutile, si è rivelato essere una vera e propria arma in più, nonostante il gioco di Rafa richieda molta qualità. Duvan non avrà di certo i piedi fatati, e in fondo a lui non si chiedono dribling e giocate, ma ciò che rientra nel suo raggio d’azione riesce a farlo al meglio. Lotta da centrocampo all’area piccola, stoppando palloni, facendo salire la squadra a suon di sportellate. In un periodo in cui gli azzurri faticano a trovare la rete “di fino” con i propri attaccanti più rinomati, Zapata salva la gara di Genova, apre alla rimonta contro l’Empoli e consente, con una rete splendida per quanto sporca e sudata, di partire col piede giusto nella gara contro il Parma.
In tutto i suoi gol sono quattro quest’anno in campionato, e se di certo questo numero non lo piazza tra i migliori candidati per il titolo di capocannoniere, lo pone alla pari di attaccanti mediaticamente più rinomati quali Quagliarella, Llorente, Sau, Eder, Zaza, Destro e il giovane fenomeno Morata di cui tanto si parla.
A prescindere dal fatto che Benitez possa o meno pensare di farlo giocare al fianco di Higuain, così da migliorare le prestazioni di entrambi, o lo schieri titolare anche in gare delicate, Duvan è di certo oggi un’arma in più e una scommessa vinta. Un giovane che riesce a emergere a Napoli. Non sarà italiano come chiede la FIGC, ma resta pur sempre una gran bella notizia.