Benitez: “La piazza tende all’autodistruzione. Io non so se resterò qui, ma voglio il meglio per il Napoli”

benny

 

Doppio evento presso la Stazione Marittima di Napoli, dov’è stato presentato il nuovo calendario azzurro e si è tenuta la conferenza stampa di Rafa Benitez in vista del match contro il Parma. Ecco riassunto il pensiero del tecnico: “Io e il presidente siamo d’accordo sempre sappiamo che dobbiamo lavorare. Abbiamo deciso di mangiare insieme ieri e poi andare tutti a casa evitando il ritiro. Abbiamo analizzato la situazione e ci siamo detto che l’unico modo per uscirne è lavorare e allenarsi. A Napoli qualcuno ha l’idea dell’autodistruzione, e invece di restare uniti si perde tempo a indicare i responsabili. Io come tecnico ho il dovere di vincere quante più partire. Alla fine poi vedremo dove saremo. Di certo la squadra ha qualità e può fare bene. Non posso dire dove arriveremo, ma di certo può fare bene”

 

E’ un Napoli che deve migliorare

“Vedo più equilibrio rispetto allo scorso anno, ma occorre reagire a quanto successo a inizio anno. Non dobbiamo solo dire di voler dare il 100%,  occorre farlo, così da arrivare al livello della Roma ad esempio. Di certo non è facile, e i calciatori ci arriveranno con tempi diversi. All’inizio si diceva che Mertens doveva giocare ogni gara, e ora si è già cambiata idea, ma io non posso cambiare ogni settimana. Alcune cose sono state migliorate, per altre abbiamo bisogno di tempo. La squadra che avevamo lo scorso anno aveva problemi con gli avversari che ripartivano veloci. Quest’anno abbiamo visto questi problemi in tre gare, Palermo, Empoli e Cagliari. Col il Chievo abbiamo giocato bene e ci manca qualche rigore, ma sapete che io non ne parlo”

 

Fase difensiva da registrare e dubbi sul modulo

“Alcune cose sono state migliorate, per altre abbiamo bisogno di tempo. La squadra che avevamo lo scorso anno aveva problemi con gli avversari che ripartivano veloci. Quest’anno abbiamo visto questi problemi in tre gare, Palermo, Empoli e Cagliari. Col il Chievo abbiamo giocato bene e ci manca qualche rigore, ma sapete che io non ne parlo. Occorre difendere già a partire dalla fase d’attacco. Contro il Palermo sarebbe bastato arrivare al 3-0 per poter vincere. Noi analizziamo dopo ogni situazione con i giocatori e poi spiego loro cosa fare. La difesa dev’essere rinforzata dai due centrocampisti, ma al tempo stesso le due ali devono lavorare molto bene. Il modulo in questo non centra, ma è importante che i ragazzi facciano sempre i giusti movimenti. Occorre che capiscano qual è l’idea di calcio che abbiamo, e di certo non posso prendere il manuale del calcio quando loro sono in campo. Un giocatore dimostra d’essere forte quando capisce qual è la cosa migliore da fare in campo. La coperta diventa più corta soltanto se difendiamo maggiormente al centro e in attacco mancano i giusti movimenti”

 

Supercoppa e altri obiettivi stagionali

“Questa squadra può arrivare terza o anche più sopra, ma tutto dipenderà da quello che faremo nelle prossime gare e soprattutto nella seconda parte della stagione. E’ inutile pensare ora alla Juventus quando domani c’è il Parma. Questa squadra è riuscita a incantare tutti, e già dalla prossima partita dovrà tornare a giocare a quel livello. Allegri si è lamentato? Ormai non si può più cambiare nulla. Prima parliamo del Parma e poi penseremo alla Supercoppa di Doha. Conoscevamo la situazione dei diffidati prima della Supercoppa, e abbiamo dovuto fare delle scelte di formazione in tal senso”

 

Futuro e atteggiamento disfattista della piazza

“Non so se vado via non so se resto a Napoli, io ora sono l’allenatore di questa squadra e voglio vincere qua. Se vado a Liverpool è per la mia famiglia, non perché vado al Liverpool. In questi 15 giorni ho rifiutato 2 offerte da due squadre che mi offrivano di più per i prossimi quattro anni. Ho rifiutato perché ora sono l’allenatore del Napoli. Sull’atteggiamento generale credo semplicemente che questa non sia la giusta strada. E’ di certo più facile raggiungere un obiettivo se si è tutti uniti. Al Chelsea c’era un gruppo di critiche, ma noi le accettiamo e lavoriamo, ma non vorrei rivedere le solite cose, ovvero che Benitez è un fenomeno una settimana e poi l’altra non lo è più. Io voglio il meglio per il Napoli, anche se non so dove sarò il prossimo anno”

 

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