L’inizio di stagione azzurro ha messo in evidenza alcune situazioni che preoccupano il Napoli e che devono essere risolte affinché la squadra possa considerarsi all’altezza delle competizioni da affrontare: campionato, Coppa Italia ed Europa League. L’infortunio di Insigne ha reso necessario cercare rinforzi anche sul lato offensivo, oltre a dover puntellare difesa e centrocampo con ricambi all’altezza dei titolari o che abbiano caratteristiche ancora mancanti alla rosa azzurra. L’unico modo per risolvere la situazione è concentrare le energie sulla finestra dei trasferimenti di gennaio.
A dispetto dell’inattività che ha caratterizzato l’estate azzurra, per il calciomercato Napoli entrante sembra essere cambiata la musica. Sono diverse settimane che Bigon ed il suo staff vanno in giro per l‘Europa ed il Sudamerica alla ricerca dell’uomo giusto da portare all’ombra del Vesuvio e l’attuale strategia sembra essere quella di muoversi in anticipo rispetto agli avversari per evitare eventuali aste e per risolvere quanto prima ogni inghippo legato alla burocrazia o ai fantomatici diritti d’immagine. Il discorso vale per Manolo Gabbiadini, diviso tra Sampdoria e Juventus, e pare stia funzionando anche per Ivan Strinic attualmente in forza al Dnipro.
Non fa eccezione nemmeno Paul-José M’Poku. Sul giocatore dello Standard Liegi il Napoli è fermo da almeno sei mesi. Continui accenni ad una conclusione della trattativa alternati a momenti di stasi hanno caratterizzato il corso di questo affare, ma le cose pare stiano cambiando soprattutto grazie alla volontà del belga di realizzare il trasferimento in azzurro. L’esterno, infatti, ha manifestato fin dal primo momento l’entusiasmo rispetto alla possibilità di vestire la maglia che fu di Maradona e svariate volte il suo agente, di origini napoletane, ha invitato con le sue parole la dirigenza del club ad incalzare la mano. La scena si è ripetuta oggi con alcune dichiarazioni del talentuoso giocatore ai microfoni di HLN.be: “Se dovessi cambiare club, la mia scelta sarebbe una tra Schalke o Napoli, ma finché non ci sarà alcun documento scritto e firmato, io resterò allo Standard: questa è casa mia ed è mio dovere dare il buon esempio”.