Rafa Benitez interviene a Castel Volturno alla vigilia del match contro lo Slovan Bratislava, presentando la gara che potrebbe consentire al Napoli, qualora si ottenessero i tre punti, di superare il turno come prima della classe. Ad affiancarlo in conferenza ci sarà Christian Maggio.
Parla Benitez
Higuain ha detto che occorre vincere di squadra
“La prima che ho detto a Gonzalo stamattina è buon compleanno. Quello che ha detto è giusto, ma i calciatori più importanti devono essere davanti a tutti, così da trascinarli”
Le prossime gare e la Supercoppa avranno un ruolo particolare nel futuro azzurro?
“Credo d’aver detto tante volte che per me la gara più importante è la prossima, in questo caso con lo Slovan. Per me vincere ogni gara è un obiettivo, anche se sappiamo che queste gare saranno difficili”
Che Napoli si aspetta domani sera?
“La squadra crea tanto, ma qualche mancanza di mestiere nella gestione della gara ci ha portato dei pareggi. Contro l’Empoli è andata diversamente. Abbiamo controllato per 23 minuti, tirando 6 volte, ma poi siamo stati puniti alla prima disattenzione”
Problema almeno psicologico per Hamsik
“Lui si impegna e lavora in ogni allenamento e gara. I suoi numeri, rispetto al passato, sono migliori in tante cose, ma non è di certo al suo livello. All’inizio dello scorso anno è partito alla grande, e ora affronta un periodo duro, e voglio recuperarlo. Posso però parlare con lui o lasciarlo in panchina, oppure parlare e farlo giocare, dandogli la possibilità di dimostrare il suo valore in campo. Domani giocheranno Hamsik e altri 10”
Visto Liverpool-Basilea? Per chi tifava?
“Ho visto Liverpool-Basilea e Juventus-Atletico. Io però da qui non posso fare nulla. Se il sorteggio dirà che dobbiamo giocare contro di loro lo faremo, ma preferisco non dire nulla, così non rischio”
Si può trovare una soluzione diversa per trovare equilibrio?
“Dopo ogni gara e risultato, chiedo a tutti cos’hanno visto. Alcuni mi chiedono perché ho fatto una scelta o un’altra. Contro l’Empoli però ad esempio abbiamo fatto sei tiri in 23 minuti, e la loro prima ripartenza nasce dal primo errore. Io analizzo ogni gara, ma quest’anno ci sbilanciamo meno, e gara come quella col Palermo sono un’eccezione. Trovare l’equilibrio è una cosa che occorre fare con continuità, ma ci siamo riusciti in tante gare. Christian ha detto che le squadre che si chiudono creano difficoltà, ma l’anno scorso la Juve qui al San Paolo ha giocato molto bassa, eppure abbiamo avuto il controllo del match. Questa squadra però è in fase di crescita, e se Hamsik segna nei primi 23 minuti, non si parla neanche del suo periodo di crisi o della difficoltà di vincere del Napoli. Dobbiamo trovare il modo di giocare come piace al pubblico e vincere. Di certo preferisco vincere 3-2 e non 1-0 con la squadra tutta arroccata dietro”
Scegline una tra Coppa Italia, Europa League e Supercoppa
“Lo Slovan domani sera, non ne scelgo nessuna”
Perché non schierare Andujar?
“Rafael aveva bisogno di fiducia, e un portiere giovane deve giocare. Questo non vuol dire che non abbiamo fiducia in Mariano, che potrebbe però trovare il momento giusto per giocare, magari anche domani”
Ieri si è parlato di scorta per lei
“Lo ha scritto Auriemma, e mi stupisce che qualcuno che è qui da anni possa scrivere questo. Forse non conosce l’ambiente, e non sa che dopo ogni gara c’è la polizia. Forse è male informato”
Rinnovo per un anno, squadra per vincere una coppa e poi ct della Spagna, firma?
“Sono cose che non si possono garantire, perché c’è qualcuno che può essere più forte di te. Io però voglio garantire a questa società la possibilità di crescere e vincere non ogni 25 anni, ma con regolarità”
Come si può trovare l’equilibrio?
“Si può fare lavorando, migliorando anche a livello individuale, partendo dal riscaldamento col pallone. Si deve lavorare poi sulla fiducia dei giocatori, migliorando le fasi di difesa, possesso e ripartenza. Oggi abbiamo fatto una partitella a campo ridotto, ed è questa la via per un buon calcio”
Higuain-Zapata potrebbe giocare anche dall’inizio?
“La mia parola d’ordine è equilibrio, e se facciamo una cosa del genere dal primo minuto, perdiamo il controllo del centrocampo e dunque della partita. Può darsi che con un attacco fortissimo può segnare tanto e allora si può fare, ma non c’è equilibrio e si rischia. Le mie squadre subiscono poco di norma, mentre il Napoli subisce di più. Bisogna lavorare. Contro l’Empoli c’è stata una decisione sbagliata, e chi doveva difendere e recuperare non si è mosso come al solito”
Parla Maggio
Cosa succede al Napoli?
“E’ un problema che abbiamo notato. Le grandi squadre però giocano, mentre chi viene per difendersi ci crea difficoltà, anche se creiamo molto, ma concretizzando poco. Questa differenza credo possa essere colmata soltanto col lavoro. Trovare una spiegazione è difficile”
Manca forse un leader?
“Credo che tutti siamo leader. La squadra inoltre ha tanti campioni in rosa, e tutti insieme si può fare meglio”
Come si esce da una situazione del genere?
“Soltanto con il lavoro. I risultati a volte sono negativi, ma l’impegno e la voglia di migliorarci c’è sempre. A volte però ci sono situazioni particolari, con avversari che ti mettono in difficoltà e non riesci a fare ciò che volevi”
Contratto in scadenza, quale sarà il tuo futuro?
“Non è la mia priorità, come ho detto anche in ritiro. Darò il mio contributo fino alla fine”
Quanta rabbia avete e voglia di trasformarla sul campo?
“Siamo arrabbiati anche noi e ci dispiace, perché ci rendiamo conto delle occasioni gettate al vento”
Credi il Napoli sia ancora da terzo posto?
“Rispetto all’anno scorso sono cambiati pochi giocatori, e di certo quello passato è stato un buon campionato. Abbiamo le potenzialità per arrivare terzi, e lavoriamo tutti i giorni per arrivare a grandi obiettivi. Sono convinto che quest’anno possiamo toglierci qualche soddisfazione in più”
Speri di poter chiudere la carriera a Napoli?
“Mi sono espresso più volte su questo tema. Sono qui da 7 anni e ne ho visti tanti arrivare e andare via. Ci sarà un motivo per cui sono rimasto tanto”
Il problema quest’anno pare essere al San Paolo
“Sappiamo anche noi di avere delle difficoltà in casa, ma dipende sempre da noi e dalla nostra prestazione. Se giochiamo bene arriveranno anche altri tifosi, detto però che non sono mai mancati”
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