Quanti sono i colpi dal Sud America che sono stati falliti negli anni di mercato Napoli. Decisamente troppi sia per i tifosi che per la stessa società. Si pensi solo al fantasma Chavez, che ancora provoca acuti mal di pancia ai sostenitori partenopei. Di recente però quello che era stato etichettato fin da subito come l’ennesimo bidone sta dimostrando il proprio valore. Ovvio che si parli di Duvan Zapata, che dopo le importanti reti in Champions dello scorso anno e in Europa League, pare aver preso finalmente le misure anche della serie A, segnando reti fondamentali per l’economia dei match in cui sono avvenute.
Un ariete d’aria di rigore che difficilmente potrebbe trovare spazio in questa squadra, soprattutto perché lo stile azzurro degli ultimi anni prevede ben pochi cross. Il Napoli gioca tanto sulle fasce, ma poi si accentra, scaglia palle tagliate e basse nel cuore dell’area, ma alza ben poche volte la sfera per tentare il tutto per tutto pescando la testa di un compagno che possa metterla dentro. Ecco il destino di Duvan, segnato da tutti ancor prima che potesse completare il suo primo anno a Napoli.
In estate sarebbe potuto partire per crescere, ovvero iniziare in prestito una nuova avventura e proseguire l’esperienza italiana in squadre medio piccole come accaduto a Denis, ma ha preferito restare, giocandosi le sue carte contro Higuain, tentando di convincere Benitez di meritare una chance. E per fortuna che lo spagnolo non vede di malocchio i giovani, e soprattutto attua un turnover completo, dalla difesa all’attacco, escludendo soltanto il portiere. Tutto ciò ha fatto in modo che Duvan riuscisse a capire come muoversi in questo calcio, uscendo all’occorrenza dall’area di rigore, e provando anche a giocare la palla, invece che limitarsi a fare a sportellate.
Il tempo è galantuomo, come piaceva ricordare a Marino, e alla fine le sue qualità si sono rivelate. Un armadio sì, come lo descrivevano, ma con buoni piedi al servizio della squadra, e uno scatto niente male. A Genova Mihajlovic lo ricorderà a lungo, dopo quel gol quasi allo scadere, mentre quest’oggi, schierato da titolare al posto del Pipita, la sua prestazione, oltre alla rete, avrà certamente fatto in modo di aumentare le proprie pretendenti.
Anche se qualcuno continua ad adorare i propri titolarissimi, mentre altri criticano aspramente chi sceglie di far rifiatare anche i campioni assoluti, il Napoli oggi, tra le mille critiche, si ritrova in squadra una seria seconda scelta a Higuain, che forse non è ancora matura a sufficienza, ma senza alcun dubbio è riuscita a ritagliarsi uno spazio, in campo e nei cuori dei tifosi.