Duvan Zapata meglio di José Callejon, Gonzalo Higuain, Dries Mertens e Lorenzo Insigne (solo per citare quelli che ancora vestono la maglia azzurra dopo la scorsa annata). Detta così suona strana, forse troppo ma le statistiche non mentono. Le cifre con le quali l’attacco del Napoli ha chiuso il campionato 2013-2014 sono queste. Il colombiano ha avuto una media reti superiore al resto dei compagni di squadra: un goal ogni 94 minuti, Higuain ne ha dovuti attendere 145, giusto per citarne uno. Un dato che conferma quanto già sospettavano all’Estudiantes: di benzina nel serbatoio il giocatore ventitreenne ne ha.
Esula dal discorso la questione prolificità: solo sette sono le reti che l’anno scorso l’attaccante ha messo a segno, ma in parte a penalizzarlo è stato anche lo scarso minutaggio conseguito. Certo, battere una concorrenza tutta ex Real ed il napoletano Insigne non è semplice. Tuttavia il dato non è passato indifferente a chi di attaccanti ne è alla ricerca: è da circa un anno che il Torino tenta De Laurentiis con qualche sondaggio più o meno timido in tema di calciomercato Napoli, ma Rafa Benitez ha sempre detto no: Zapata è un patrimonio azzurro, sottratto alla Primera Division con una spesa di sette milioni di euro e va atteso, va atteso lui e va atteso il momento giusto. E di momento giusto il giocatore pare intendersene bene. Già, perché le statistiche raccontano pure che i suoi goal arrivano sempre nell’istante in cui servono a salvare la partita. Difatti se ieri sera contro la Sampdoria gli azzurri non hanno perso il terzo posto a favore del Genoa, lo devono proprio al tocco puntuale del gigante colombiano.
Proprio il goal ai blucerchiati è linfa che rimarca le cifre dello scorso anno e confermano il potenziale di cui si sospetta: in questa stagione il giocatore è andato in rete ogni 58 minuti, soppesandoli ad un minutaggio sicuramente inferiore al resto dei compagni. Fa comunque rumore la differenza con la media di Higuain che ha battuto in porta ogni 153 minuti e Callejon ogni 134. Sono numeri, che poco contano per vincere un campionato o chissà cos’altro, ma che forse, quando si pensa al mercato, qualche suggerimento lo possono anche dare.
