È un Napoli brutto quello visto a Praga, ma che torna in Italia con una qualificazione importante nella tasca. Novanta minuti quasi tutti in sofferenza e l’incapacità di lasciare in campo il marchio decisivo per prendersi anche il primo posto del girone, un obiettivo perseguibile nell’ultima uscita al San Paolo contro lo Slovan Bratislava.
Una prima frazione contratta per il Napoli, che col passare dei minuti subisce il pressing e il gioco dei padroni di casa.
Su svarione di Koulibaly, al 5° è Krejci a mettere paura a Rafael, ma il tiro viene respinto senza problemi. La risposta del Napoli non arriva, gli azzurri stentano a prendere le redini del gioco e della gara, e l’unica velleitaria conclusione arriva al quarto d’ora con Gargano, tiro semplice tra le mani di Stech.
Da quel momento è supremazia dello Sparta Praga: al 17° è Husbauer a centrare la traversa da fuori area, e sul tap-in Lafata si fa parare il colpo di testa da un reattivo Rafael.
Il portiere brasiliano pare in serata positiva, ma le insicurezze dei quattro difensori ne condizionano le uscite; il gioco dei padroni di casa prende il sopravvento e il Napoli va in difficoltà soprattutto sulle corsie esterne.
In avanti gli azzurri fanno fatica, con Callejòn e Higuain isolati e un Hamsik praticamente fantasma sulla trequarti.
A 5′ dal termine arriva l’ultima buona occasione per lo Sparta con la conclusione di Krjci e il salvataggio di Albiol a Rafael quasi battuto.
Nella ripresa il Napoli non cambia nulla negli uomini, ma sembra avere un piglio diverso.
Gli azzurri spingono e pressano, tenendo spesso la palla e gestendo il ritmo; di occasioni vere, però, neanche l’ombra.
Al 52° Callejòn sfrutta male una palla vagante in area, poi grande equilibrio tra le due formazioni, con il match in fase di stallo in mezzo al campo e nessuna delle due che prova a superare l’altra.
I padroni di casa tornano a farsi pericolosi al minuto 77, quando il tiro pericolosissimo di Holek viene deviato da Rafael sulla traversa, col brasiliano che salva ancora gli azzurri.
Gli ultimi dieci minuti sono tutti di stampo azzurro: l’ingresso di Zapata dà nuova energia alla squadra di Benitez, e soprattutto lo spostamento di Hamsik nel vivo del gioco contribuisce alla creazione di buone trame.
Proprio il colombiano fallisce l’appuntamento col gol, prima di punta e poi di testa.
L’imprecisione, però, la fa da padrona, e i 3′ di recupero si chiudono senza emozioni.
È uno 0-0 dalla doppia faccia: negativo per la prestazione fornita dagli azzurri, positivo perché il passaggio del turno è cosa fatta.
Benitez torna da Praga senza molte certezze, ma con una qualificazione in più.
Non è male, ma si deve fare di più.
TABELLINO
Napoli (4-2-3-1): Rafael; Mesto, Albiol, Koulibaly, Britos; Gargano, David Lopez; Callejon, Jorginho (Dal minuto 77 Ghoulam), Hamsik; Higuain (Dal minuto 68 Zapata).
A disposizione: Andujar, Henrique, Maggio, De Guzman, Inler. All. Benitez.
Sparta Praga (4-3-3): Stech; Kaderabek, Brabec, Holek, Nhamoinesu; Husbauer (Dal minuto 72 Prikryl), Marecek, Matejovsky (Dal minuto 90 Vacek); Dockal, Lafata, Krejci.
A disposizione: Vorel, Pamic, Svejdik, Kovac, Schick. All. Lavicka
Arbitro: Andre Marriner (ENG)
Ammoniti: Britos, Matejovsky, Brabec
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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