Nicola Rizzoli, salito sul palco per ritirare il Premio internazionale sport civiltà, ne ha approfittato per dire la sua sullo stato del calcio italiano, soffermandosi in particolar modo sulla cultura sportiva: “Di certo quello italiano non è l’unico campionato in cui si simula, perché la simulazione è parte del calcio, anche se non della cultura sportiva. In Europa però ci sono campionati in cui avviene molto di meno, come in Premier. Assistetti a una gara in Inghilterra dove un simulatore venne fischiato dai suoi tifosi per tutta la gara. Se all’estero gli arbitri fischiano di meno è grazie al comportamento dei giocatori. Sono loro a indirizzare una partita. All’estero spesso la mentalità è diversa. Arbitrai una volta a Mosca, fischiano in totale sei volte. Al nostro calcio manca la civiltà, non tanta, ma un po’ manca”.