La domenica? Sono anni ormai che le partite non si giocano in contemporanea la domenica alle 15.00, eppure chi le ha vissute, le ricorda con un pizzico di nostalgia. Niente pay-tv, di anticipi e posticipi nemmeno l’ombra, sulle gradinate, uomini muniti di radioline a caccia di Napoli news e tra le mani la speranza di aver azzeccato almeno il 12 alla schedina.
La schedina, ricordo oggi come allora la prima volta che ho deciso di giocarla; nonna appoggiava questa dolce follia, si affidava ai miei pronostici, sovvenzionava e con me attendeva! I pensieri hanno forma a casa mia, Teresa fa eco dalla sua stanza: ‘Ti ricordi come urlavi quando hai azzeccato il 12? Correvi nel cortile e non per la vincita. Cosa ne potevi capire ad 11 anni del valore dei soldi. Gioivi perché già allora avevi solo il pallone in testa‘.
Come darle torto. Io e il calcio, amore incondizionato. Non so chi dei due si sia innamorato per primo ma a distanza di anni io sono qui a viverlo con la stessa intensità di allora. Benny mi riporta al presente: ‘Anna ma quando la studi una per me, vincente ovviamente‘, e si aggira tra le scartoffie per trovare il calendario delle prossima settimana. Fingo di non ascoltarla, mi preoccupa molto di più la fascia sinistra del Napoli in questo momento, più che studiare pronostici. Necessito di una rivoluzione interiore!
Altro che il sale portato a Castelvolturno tre anni fa da alcune folli (quelle folli eravamo noi). Bisogna studiare un metodo efficace per cospargere il centro sportivo di acqua benedetta per affrontare le disavventure. Un idrante a getto continuo sarebbe un’idea geniale.
Ma Benny sembra non accorgersi del mio silenzio e senza tregua incalza. A darle manforte ci pensa Roberta, si siedono a terra e stilano la bolletta del secolo: ‘La Roma pareggia a Bergamo‘ dice Roberta, ed aggiunge sorniona: ‘Questa Atalanta non può riscoprirsi geniale solo contro di noi, o sbaglio?‘.
Benny elabora invece pronostici surreali: ‘La Lazio batte le zebre all’80’ con gol in fuorigioco di Keita; il derby delle milanesi termina in pareggio, anzi no vince l’Inter rivoluzionata e da casa il Sig.Mazzarri si suicida. Il Parma non scende in campo perché non gli pagano gli stipendi e la Sampdoria torna da Cesena perdendo tre punti‘. Pina le guarda come se fosse posseduta, ride ma non riesce a trattenersi: ‘ragà ma stiamo scherzando?’. Le riporta sulla terra: ‘questi non sono pronostici ma vere e proprie utopie. Certo la palla è rotonda e il calcio è imprevedibile ma qui stiamo toccando l’impercettibile’. Si butta sul divano come se avesse appena perso in un incontro di boxe e tra i denti ricorda il tour de force che aspetta il Napoli nelle prossime settimane. Continua senza freni: ‘Dopo il Cagliari, non abbiamo tempo di rifiatare. L’Europa League, fuori casa, la Sampdoria, l’Empoli, di nuovo l’Europa, il Milan e il Parma. Ragazze altro che tour de force, questo è un gioco al massacro fisico e psicologico‘.
Non sono pienamente d’accordo, appoggio in toto Mister Benitez e sfrutto le sue dichiarazioni per metterle a tacere: ‘Rafa insegna il gioco del calcio non solo nelle gambe ma anche nella testa. Ovvio abbiamo giocatori che faranno il triplo turno ma sono in gamba e meritano la nostra totale fiducia‘. Mi ascoltano come se parlasse l’Innominabile: ‘L’amore è incondizionato, il sostegno pure, l’appoggio anche. Questo Napoli deve mostrare i denti e poi lo sanno bene i calciatori che indossano questa maglia che qui non si molla mai’.
Mi sono illusa per un momento di averle calmate, ma prendono giubbetti e cappelli e si avvicinano alla porta. Sembra il coro dell’Antoniano quando, prima di andar via esclamano: ‘Andiamo al centro scommesse, la fortuna aiuta gli audaci. Lo dici sempre anche tu‘. Sul divano adesso mi ci butto io, con loro è proprio fiato sprecato eppure, questa volta, la giocherei anch’io.
di Anna Ciccarelli
PER PARTECIPARE A CRUDELIA DEGOL
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