Spagna-Bielorussia, al 69′ entra Callejon: il sogno di una vita si realizza così

Spain V Belarus - Euro 2016 Qualifier

 

Finalmente ce l’ha fatta. Correva dietro questo obiettivo da tanto tempo, da una vita: sacrificio, abnegazione e carisma, queste le armi segrete di Josè Maria Callejon. Pupillo di Mourinho al Real, costretto a lasciare quella camiseta così speciale per cercar fortuna altrove. Arriva il Napoli, arriva Benitez; e la vita cambia. Da così a così. Cambia in due anni, fra gol e soddisfazioni, fra gioie e qualche rimpianto. Con una coppa Italia in bacheca e venti gol segnati. In estate non poteva non essere sotto il bersaglio delle potenze europee: i campioni di Spagna dell’Atletico ci provano sul serio. Lui resta, non abbandona la nave. Simeone è un grande allenatore, ma Benitez forse lo è di più. Lo ha formato, lo ha cresciuto: dal punto di vista tattico e tecnico. Inizia il suo secondo anno a Napoli, un po’ in sordina; non è più lo stesso dicono in città, “deve pensare che il calciomercato Napoli è finito” dice Benitez. Inizia in sordina, si, ma lui segna. Le prestazioni non sono sui suoi soliti standard, ma segna. E nel calcio, chi segna, vince.

 

 

Sempre lo stesso copione sull’out di destra: controllo in corsa e destro secco in diagonale, chirurgico. Il suo biglietto da visita, con cui ha accolto Genoa, Palermo, Sassuolo, Torino, Inter, Verona e Roma in questi primi mesi di campionato. E’ il capocannoniere della serie A, insieme allo juventino Tevez. Del Bosque questa volta non ha scuse: lo convoca, lo fa esordire. “Si tratta di un sogno per me. Lavoro da sempre per poter arrivare in nazionale. La mia dedica va alla mia famiglia, che mi è sempre stata vicina, e anche a me stesso, perché no, perché ho lavorato davvero tanto. Spero di continuare sempre così. Ora vogliamo fare una grande gara con la Germania, e dopo penserò al Napoli”, così stamattina, come riportano le Napoli news. Parole umili, parole di un campione che sa di dover lavorare per mantenere questi livelli. Sempre e comunque.
E sotto le dipendenze del suo tecnico, di Benitez, può migliorare ancora. Sempre e comunque.

 

 

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