MATINÉE – Il ‘vento del cambiamento’ che aiuta De Guzman e spiega le vele del Napoli

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Ma il Napoli non era in crisi? Le critiche e i mugugni di tifosi e addetti ai lavori si sono volatilizzate con un soffio di vento, come quello che ieri ha spinto il pallone calciato da De Guzman dritto nella porta avversaria, trasformando un cross in un gol da antologia. Forse per la stragrande maggioranza della piazza è molto più semplice e molto meno faticoso lamentarsi, dare aria alla bocca, invece di apprezzare quanto di buono fatto dal Napoli. I problemi ci sono, e anche gravi, ma se non ci fossero saremmo il Real Madrid e in bacheca ci sarebbero 10 coppe dei campioni.

 

Lamentarsi, dicevamo. Lo sport preferito dai napoletani, forse anche più del calcio. Basterebbe andare a guardare le statistiche dei ragazzi di Benitez per iniziare subito a sorridere di nuovo. Sono infatti 7 i risultati utili in campionato, l’ultima sconfitta risale alla gara contro l’Udinese al Friuli il 21 settembre. Settembre, questo vuol dire che il Napoli è un mese e mezzo che non perde in campionato, non una settimana.  E il ruolino di marcia è impressionante anche in Europa League: se si esclude la brutta parentesi svizzera contro lo Young Boys, gli azzurri hanno racimolato 9 punti portandosi al primo posto del girone, anche se in compagnia dello Sparta Praga.

 

Ieri chi voleva decapitare Benitez in piazza Mercato, come il celebre Corradino di Svevia, ha dovuto rinfoderare la spada. Con le ‘seconde linee’ gli azzurri hanno offerto una prestazione ottima e non è un caso che sia stato De Guzman a decidere il match. Per la prima volta dopo anni, finalmente c’è un allenatore che crede per davvero di avere una rosa di 25 elementi più che validi, calciatori capaci di sentire la stima e la fiducia del tecnico e di ripagarlo ampiamente in campo. Da rivedere ancora Michu, ma il ragazzo siamo sicuri che si rifarà.

 

di Vincenzo Matino (Twitter: @vincenzomatino)

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