Accanto a Rafa Benitez, quest’oggi ha parlato anche Walter Gargano in conferenza stampa, presentando la sfida europea contro gli svizzeri dello Young Boys: “Giochiamo in casa, il fattore campo conta molto. Non è una scusa, ma la squadra da tre o quattro gare sta giocando alla grande. Dobbiamo continuare così. Veniamo dalla gara con la Roma e prima siamo stati sfortunati, abbiamo creato tante occasioni. Nel primo tempo poteva finire 4 o 5-0, la squadra ha dato il massimo“.
FELICE PER INSIGNE – “Io sono felice per Lorenzo, è un grande professionista. Si arrabbia quando sbaglia, io ho sbagliato in passato nel rapporto con i tifosi. Volevo sempre giocare ed ero arrabbiato, ma tutti vogliamo il bene del Napoli. Quindi siamo tutti felici”.
MI TROVO BENE, ORA RIUSCIAMO A FARE QUEL CHE IL MISTER CI CHIEDE – “Ho visto il Napoli l’anno scorso, ero soddisfatto. Sono stato parte del progetto vecchio e ora sono felice di giocare con questi compagni. Il mister ci chiede di fare grandi cose in campo, adesso ci stiamo riuscendo. Piano piano stiamo trovando la condizione, a inizio stagione c’erano le scorie post-Mondiali. In quel periodo non riuscivamo a fare quello che chiedeva Benitez, non eravamo al top. Adesso siamo in crescita, i risultati stanno arrivando”.
IL VERO LEADER E’ BENITEZ – “Il leader è il mister, io non mi reputo tale. Ci sono tanti calciatori da tempo qui come Hamsik e Maggio, io in campo penso solo a dare il massimo. Tornare a Napoli è stata una scelta presa tra me, il mister e la mia famiglia. La mia mentalità è quella di giocare sempre, anche con un piede rotto o una frattura al viso. Ringrazio Benitez, il club e i tifosi perchè piano piano stanno avendo nuovamente fiducia in me”.
MAZZARRI E BENITEZ, MENTALITA’ DIVERSE – “Hanno mentalità diversa, Rafa chiede di giocare in pochi tocchi e in modo veloce. A me piace più questa mentalità, il Barcellona ha vinto molto giocando così. La mentalità spagnola scorre nel sangue del mister“.
NAPOLI CRESCIUTO, ANCHE MEDIATICAMENTE – “Ricordo le conferenze passate, non c’era tutta questa attenzione. Il Napoli è cresciuto molto e lo dimostra il fatto dell’arrivo di un grande allenatore e di grandi calciatori, i tifosi devono essere orgogliosi di questa crescita. La mentalità è quella di vincere sempre e comunque, dispiace quando non ci riusciamo. I portieri contro di noi fanno sempre grandi miracoli, anche noi ci arrabbiamo. Napoli è una città che vive di calcio, sono orgoglioso di essere in questo club“.