Mauro Coppolaro non ha bisogno di presentarsi né di approfittare delle buone parole di cui gli addetti ai lavori abusano per descriverlo. Lui, questo giovane difensore che l’Udinese ha strappato alla concorrenza della Fiorentina (e non solo), un record lo ha già battuto e, fin quando qualche straordinario talento non deciderà di competervi, basterà alla sua fama: il campano è attualmente il più giovane calciatore convocato nel campionato italiano di Serie B, che non è esattamente la cosa più semplice da raggiungere. Scalare la vetta tra le difficoltà e, ahinoi, le strutture non proprio al passo con i tempi, che il nostro paese (s)offre, è un’impresa che riesce solamente quando il talento è tanto evidente da costringerci alla resa.
Storia calcistica
Nato in territorio campano, precisamente a Foglianise in provincia di Benevento, nel 2009 Coppolaro viene notato da uno degli osservatori della Reggina, Salvatore Laiacona, in un torneo regionale. Il settore scouting amaranto è noto da anni per la sua attenzione alla crescita del vivaio nonché per la capacità di offrire al calcio prodotti sfornati da lanciare nel campionato massimo. Al giovane difensore classe ’97 basta saper fare quello che meglio gli riesce per ritrovarsi pochi giorni dopo arruolato proprio nelle fila della squadra di Reggio. Nel suo primo anno ha giocato con i Giovanissimi Nazionali, sfiorando la vittoria dello scudetto, ma si esercitava per il futuro con gli Allievi Nazionali. Gli sono bastati due mesi sotto la guida di mister Geretto per convincere Roberto Cevoli a portarlo in Primavera. Nazionale Under-15,-16,-17 e chissà quanto altro ancora, che gli è valso le attenzioni delle italiane di Serie A fino al trasferimento all’Udinese nel corso di questa estate.
Stile&Caratteristiche
Il suo metro ed ottanta centimetri unitamente ad una conformazione fisica molto possente fanno di Mauro Coppolaro un difensore centrale difficile da superare, grazie anche all’ottimo senso della posizione ed il dominio dei tempi di gioco che ha acquisito scontrandosi con giocatori di un’età superiore. Alcuni tratti della sua personalità calcistica lo portano a poter variare facilmente la posizione in campo, tant’è vero che è stato utilizzato anche nel ruolo di terzino o leggermente avanzato a centrocampo, poiché riesce a dare avvio all’azione offensiva con molta facilità. I tecnici che si sono succeduti nell’allenarlo hanno spesso messo in evidenza la sua grande voglia di sporcarsi le mani per migliorare nonché una personalità molto spigliata. Nel corso del suo avanzamento di carriera ha conquistato ovunque il posto da titolare inamovibile, che l’Udinese sembra volergli concedere al centro della propria difesa nel prossimo futuro. Tuttavia già diversi club si guardano di sottocchio per strapparlo alla società friulano: Fiorentina e Lazio in primis, a conferma che il made in Italy, in quanto a difesa, ha ancora da insegnare tanto a chi di passaggio per l‘Europa.
di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)