Intervistato dal portale iberico ilcatenaccio.es, Ottavio Bianchi, ex tecnico di Napoli e Roma, ha esternato il proprio pensiero sul momento azzurro: “Il Napoli sono due anni che ai blocchi di partenza sembra essere alla pari con la Roma per competere con la Juventus e poi si spegne. Stiamo comunque parlando di una buonissima squadra, formata da ottime individualità e il campionato è molto lungo. Napoli, Juve e Roma sono partite all’inizio con lo stesso obiettivo. Poi gli azzurri hanno avuto qualche problema con l’uscita dalla Champions League, la sconfitta con l’Athletic Bilbao ha segnato molto gli azzurri. Forse hanno perso un po’ d’autostima nel perdere contro una squadra tra le più deboli viste le pretendenti e alla luce anche dei risultati attuali. Però i giocatori ci sono, l’allenatore è bravo”.
Sul big match del San Paolo: “Mi aspetto una bella partita poiché sarà giocata da grandi squadre, che negli ultimi anni hanno sempre combattuto per i vertici. Il Napoli in casa si esalta, anche lasciando un po’ troppo sguarnite alcune zone del campo. Sono due squadre che giocano in maniera aperta, propositiva ed entrambe hanno giocatori con cambio di passo, talenti di primo livello. Ci sarà da divertirsi”.
Sulle questioni extrasportive legate alla sfida: “Non mi piace parlare troppo di queste cose. Io preferisco un calcio in cui ognuno faccia il proprio compito: l’allenatore deve fare l’allenatore, i giocatori devono giocare. E anche i tifosi, che devono sostenere la propria squadra senza eccessi verbali né tantomeno scontri fisici. Per me per una partita di pallone non ha senso neanche una scazzottata. Sentire e vedere il calcio accostato a fatti di violenza mi intristisce molto”.
Sulle differenze tra Benitez e Garcia: “Per alcuni aspetti sono simili, entrambi infatti sono stranieri. Garcia è venuto in Italia un po’ nascosto, in maniera silenziosa, però sta facendo bene. Penso che stia imparando, anche furbescamente, a capire l’ambiente romano. È l’allenatore giusto, nel posto giusto, al momento giusto. Benitez è venuto a Napoli con un curriculum sicuramente superiore a quello del francese, l’anno scorso non ha fatto male. Forse ci si aspettava qualcosa di più dal punto di vista della tenuta della squadra fino in fondo”.