La Gazzetta dello Sport descrive minuziosamente la protesta dei tifosi azzurri, analizzando i danni subiti dal bus del Napoli: “Il bus che riportava a casa la squadra è stato assediato da circa 500 tifosi napoletani inferociti per l’ennesima prova opaca della stagione. È successo tutto appena il pullman ha lasciato l’impianto bernese in direzione aeroporto. Un numeroso gruppo di ultrà ha circondato e bloccato il mezzo, cominciando a insultare Benitez e i giocatori, colpevoli di scarso impegno e di risultati non all’altezza delle aspettative. Ma dopo gli insulti gli aggressori hanno «alzato il livello»: sono comparsi bastoni e spranghe con cui i tifosi hanno preso a colpire l’autobus. Divelto il paraurti anteriore, danneggiate le fiancate e distrutti quasi tutti i finestrini. Tutti a terra! I giocatori, lo staff, i dirigenti e i cronisti presenti sul bus, terrorizzati dall’aggressione, si sono sdraiati a terra per sfuggire alla tempesta di vetri spezzati. Alla fine nessun ferito, solo una enorme dose di paura. Dopo diversi minuti il bus è stato «liberato» dall’assedio grazie all’intervento – piuttosto tardivo per la verità – della polizia svizzera e ha ripreso rapidamente la via per l’aeroporto. Durante il tragitto, i dirigenti del Napoli hanno avvertito la Questura del capoluogo campano che ha organizzato un servizio di sicurezza a Capodichino, allo stadio San Paolo e a Castelvolturno. Il Napoli è stato di fatto blindato e scortato nel suo rientro in città, per evitare episodi peggiori di contestazione”.