Con il voto di fiducia del governo ed il via libera del senato, le nuove norme sugli stadi si sono arricchite di punti che suggeriscono rivoluzione, come riporta il Corriere dello Sport. La prima novità riguarda il Daspo di gruppo: il divieto di accesso allo stadio sarà di almeno tre anni per coloro che hanno commesso violenze di gruppo, mentre dai cinque agli otto anni per i recidivi. Responsabili saranno ritenuti anche coloro che sono stati denunciati/condannati per esposizione di striscioni dai contenuti violenti o razzisti. Abbiamo poi il giro di vite su frode sportiva, che aumenta il numero di pene per la frode in competizioni sportive. Il rischio è di fino a nove anni di carcere. Il terzo luogo abbiamo il blocco alle trasferte: uno massimo due campionati per gravi episodi di violenze. Segue l’arresto differito per coloro che incitano all’odio razziale o alla discriminazione. Per coloro che sono recidivi dal Daspo, inoltre, verrà stabilita una sorveglianza speciale e le società dovranno versare parte dell’incasso a favore degli agenti addetti alla sorveglianza. Si prevede, infine, che la polizia sia dotata di pistola elettrica, chiaramente con le dovute cautele e precauzione.