La prossima giornata di campionato segnerà un netto crocevia per Inter e Napoli. Il campionato è lungo, molto lungo, e tutto può ancora succedere, ma di certo, al di là di quello che potranno dire i due allenatori, l’eventuale perdente di questa sfida si ritroverà ad affrontare un lungo periodo nero. Ma andiamo con ordine:
INTER – Mazzarri non sbaglia mai una stagione, e infatti lo scorso anno è riuscito a raggiungere l’obiettivo minimo stagionale, l’Europa League. Il Milan lo ha insidiato fino alla fine, ma poi il tecnico toscano è riuscito a portare a casa una buona qualificazione, che oggi si è tramutata in un inizio di girone decisamente positivo. Anche il campionato sembra seguire la stessa falsa riga, con un attacco pronto a far sfaceli. Icardi è ormai il nuovo Milito del reparto offensivo nerazzurro, eppure qualcosa non funziona. Forse gli avversari incontrati in Europa non rappresentavano un ostacolo tanto impegnativo, e così il campionato ha evidenziato seri problemi di equilibrio tra attacco e difesa. La situazione attuale parla di 8 punti, metà classifica e clima rovente in casa. Milano tenta di rigettare Mazzarri, che è riuscito nel difficile compito di coalizzare stampa e tifoseria. Tutti sono contro di lui, dimenticando quasi del tutto le responsabilità degli uomini che scendono in campo. “La squadra non ha un gioco”, ecco la principale accusa mossa al tecnico toscano, che dovrà riuscire a trovarlo in qualche modo proprio contro la sua vecchia creatura, il Napoli, che in due anni ha cambiato radicalmente volto, al punto che quello del buon Walter è ormai solo un ricordo nelle menti di suoi ex pupilli lasciati partire.
NAPOLI – Il periodo nero degli azzurri è già trascorso. Non è detto che sia del tutto alle spalle, ma di certo qualche passo al di fuori dell’oscurità d’inizio stagione è stato fatto. Benitez ha avuto la sua dose di critiche e ha saputo rispondere con sorrisi, frecciate e silenzio. Il San Paolo non è mai stato tanto vuoto, ma un filotto di vittorie può riaccendere in poche settimane la passione di curve e tribune. Tutto ciò che occorre fare è giungere a Milano con la giusta cattiveria, polmoni carichi e concentrazione. Non sarà una gara facile, nonostante l’ambiente remi contro i padroni di casa. La pressione non è affatto unicamente sulle spalle dei nerazzurri, anzi. Il Napoli ha il dovere di consolidare il vantaggio sull’Inter, proseguire la scalata alle vette e soprattutto non smettere di vincere, perché farlo adesso significherebbe ritrovarsi nuovamente nell’occhio del ciclone, sia sul fronte del tifo che su quello mediatico.
PRESIDENTI – Sia Thohir che De Laurentiis sono stati poco presenti nell’ultimo periodo. Il presidente azzurro ha provato a tenere alcuni discorsi alla squadra a Castelvolturno, incoraggiandoli e confermando la propria fiducia al tecnico. Soprattutto però è rimasto in silenzio, lasciando addirittura l’Italia (per motivi di lavoro), in seguito a qualsiasi gara, vinta, persa o pareggiata. Era il momento di far parlare campo e tecnico, evitando qualsiasi polemica. La strategia ha dato i suoi frutti, ottenendo in cambio un consolidamento del rapporto con Rafa, che ha apprezzato il silenzio mediatico e la presenza (sporadica) sul campo d’allenamento. Il viaggio in America è durato un bel po’, almeno secondo i tempi sportivi, ma ora che la prima grande sfida del campionato è alle porte, De Laurentiis fa il suo ritorno per spronare i suoi. Questa gara di cartello è troppo importante, a livello personale e non. Battere Mazzarri potrebbe riempire il San Paolo e ricucire alcuni strappi causati dal mercato, in attesa di un gennaio più florido. Anche Thohir ha dovuto gestire alcuni impegni di lavoro, evitando di destabilizzare l’ambiente con dichiarazioni sibilline sul futuro di Mazzarri. La stampa non avrebbe atteso altro, e invece lui è da poco atterrato in Italia, e per tutta questa settimana avrà colloqui con squadra, tecnico ed ex presidente. Moratti proverà a indicare la via più semplice per uscire da questa crisi, e probabilmente spiegherà a Thohir che liberarsi del tecnico, anche se spesso può sembrare la scelta più saggia, ora come ora non creerebbe altro che confusione nell’ambiente e nello spogliatoio.
Inter-Napoli è di certo una delle sfide principali per la corsa al terzo posto, e questo dualismo, sul campo e a distanza, si farà sentire per tutto il torneo. Tani gli ex che si ritroveranno sul terreno di gioco e in panchina, per un posticipo domenicale caldo come non mai.
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