Non è stato un inizio di stagione esaltante per Henrique. Il difensore brasiliano, reduce dall’esperienza Mondiale, non ha trovato molto spazio nelle gerarchie di Benitez. Ecco le sue parole ai microfoni di CalcioNews24: ”Ho già dei progetti per il futuro, sì. Ma ci sono delle cose che magari succedono e non fanno parte delle tue previsioni, penso che anche questo sia un motivo per imparare cose nuove e con persone diverse, un modo per uscire dalla tua zona di comfort e non rassegnarti a situazioni privilegiate o meno. Ovunque vada, a me piace identificarmi con la squadra, creo legami con tutte le persone e i posti dove vado. Tutti sanno per quale squadra tifo, per questo è ovvio che mi piacerebbe concludere la mia carriera al Palmeiras. Anche il Coritiba è un club molto speciale per me, è la squadra che mi ha cresciuto, il mio club d’infanzia. Io e la mia famiglia abbiamo anche ottimi ricordi della Germania e della Spagna, e continuiamo a provare affetto per Bayer Leverkusen e Racing Santander: i miei figli non indossano semplicemente le maglie delle squadre del proprio padre, ci si identificano, sono orgogliosi di vestirle e tifano ancora oggi per quelle squadre”.
FUTURO – Henrique si gode la sua esperienza a Napoli, in una città che ha accolto benissimo lui e la sua famiglia: ”Andare in un’altra squadra europea penso che sarà difficile, però come detto prima non si può pianificare la propria carriera nei minimi dettagli, il calciomercato è in continuo movimento, ma adesso sono a Napoli e mi godo il momento, approfittando al massimo di questa opportunità. L’adattamento in questa squadra è stato molto veloce e facilitato dalla maniera meravigliosa e rispettosa in cui sono stato trattato sin da quando sono arrivato. E’ da poco che io e la mia famiglia ci siamo sistemati, ci siamo adattati subito benissimo, siamo felici di vivere in questo posto meraviglioso con una cultura spettacolare, tifando tutti Napoli. Mi sembra di giocare qui da anni. La nuova scuola è piaciuta ai miei figli, stanno imparando facilmente l’italiano, io e mia moglie siamo felici della qualità dell’insegnamento e delle infrastrutture superiori che abbiamo trovato qui. La qualità della vita è un altro fattore importante per la nostra permanenza in Europa per tanto tempo”.
L’INIZIO DI STAGIONE – Il difensore brasiliano è arrivato a Napoli nel gennaio scorso. Si è adattato subito e ha portato a casa anche un trofeo, la Coppa Italia. Questa nuova stagione, però, non si è aperta in maniera esaltante: ”E’ stato troppo bello arrivare, adattarmi subito, giocare, poter mostrare le mie qualità ed addirittura aiutare il Napoli a posizionarsi terzo in Serie A. In questo inizio di stagione gli allenamenti sono stati abbastanza intensi e questo è un bene, perché tutto il gruppo così può mantenere un certo ritmo. Anche perché, non dimentichiamolo, ben dodici calciatori della nostra rosa sono stati al Mondiale ed ognuno di noi è tornato in ritiro in date diverse. E’ importante lavorare molto per raggiungere e mantenere un certo livello fisico e tecnico, lasciando la squadra ai primi posti in classifica”.
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