Il quotidiano ‘Il Mattino’ ha svelato alcuni passaggi della lettera inviata da Daniele De Santis, accusato dell’omicidio di Ciro Esposito, ai pm della procura di Roma: “Voglio dire che è vero, alla fine i colpi l’ho esplosi io ma senza mirare. Ero pieno di sangue dappertutto. Mi stavano ammazzando punto e basta. Sono davvero disperato per quello che è successo e mi porto dentro tutto il dolore per la morte di Esposito Ciro. Non volevo uccidere proprio nessuno però purtroppo alla fine un ragazzo è morto. Non ho tirato nessun “bombone” solo un fumogeno. Sono uscito dalla Boreale dove vivo per chiudere il cancello perchè si sentiva un casino di bomboni e fumogeni e dentro stavano giocando i ragazzi. Non ho tirato nessun bombone, quando sono uscito ho solo raccolto un fumogeno che stava per terra e l’ho tirato e ho strillato al conducente del pullman di levarsi da là quando ho visto che c’erano già casini. Hanno detto che volevo aggredire donne e bambini, mai fatto in vita mia. Mi stanno mettendo contro un’intera città come una guerra. la verità sta uscendo da sola e spero continuerà così. I medici mi hanno detto che rimarrò zoppo ma soprattutto ho paura per me e per i miei familiari. Dicono che le coltellate me le sono fatte tramite i servizi segreti”.