In Napoli-Torino fa tutto lui: prima sbaglia l’impossibile, poi segna il pari e serve a Callejòn l’assist per il 2-1 finale con un cross che andrebbe visto e rivisto nelle migliori scuole calcio.
Lorenzo Insigne è così, è il simbolo di Napoli: il simbolo di una città cheoscilla tra l’esaltazione e la disperazione, capace di passare da una parte all’altra in un battere di ciglia.
La sua partita sembrava la solita prestazione pronta ad attrarre fischi dalla curva, ma al 55′ cambia tutto, e nonostante l’esile fisico il numero 24 azzurro riesce a caricarsi l’intera squadra sulle spalle.
Il problema non è nelle gambe, ma nella testa; i colpi ci sono, li vediamo tutti, ma la continuità e la volontà fanno il bravo giocatore un campione.
Non è facile, ma la strada è quella giusta. Meglio ancora se a portarlo per mano è un maestro come Rafa.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)