VERONA – CAGLIARI
L’OMETTO: La condizione scintillante dell’anno passato è al momento un lontanissimo miraggio: Hallfreðsson. Per la legge dei grandi numeri (e il karma cosmico) a sto giro sconsiglio Ekdal.
LO METTO: Bah, chi lo sa? Un fendente da fuori area… Janković. Di solito in trasferta è devastante: Ibarbo.
MILAN – CHIEVO
L’OMETTO: Uno sfasato Abate. Cesar, in partite del genere sempre a rischio ammonizione.
LO METTO: Ritorna dopo l’acciacchino di rito con la voglia di non far rimpiangere lo straordinario Ménez di questi tempi cui dovrebbe essere concesso un turno di riposo: El Shaarawy. Contro il suo ex Milan impossibile non puntare su Paloschi.
EMPOLI – PALERMO
L’OMETTO: Il talento non si discute, la continuità molto di più: Vecino. La doppietta del San Paolo gli ha fatto più male che altro, a quanto pare: Belotti.
LO METTO: Ex cuore rosanero, vorrà dare un altro dispiacere ad una squadra che gioca bene ma raccoglie pochissimo in termini di punti: Maccarone. Forse, a venti anni “suonati”, la dimensione isolana comincia a stargli decisamente stretta: Dybala.
LAZIO – SASSUOLO
L’OMETTO: Tra lui e Berisha, questa squadra a volte dà l’impressione di essere quasi senza portiere: Marchetti. Che l’azzurro gli abbia dato un pochettino alla testa? Zaza.
LO METTO: Tenere in panca “nonno” Klose e Keita non è da tutti. Ma è sicuramente da Đorđević, al momento. Rientra nel suo stadio portafortuna: Berardi.
PARMA – GENOA
L’OMETTO: Viaggia praticamente alla media di tre reti incassate a partita: Mirante. Copia sbiadita del magnifico Kucka ammirato un paio di stagioni or sono.
LO METTO: Ex col dente avvelenato: Jorquera. A Parma, con la maglia della Viola, una volta segnò una rete capolavoro; che abbia intenzione di ripetersi? Roncaglia.
SAMPDORIA – ATALANTA
L’OMETTO: Sempre importante il suo contributo in mezzo al campo, ma il vecchio – anzi, il giovane – Palombo era un’altra cosa. Avvio di stagione da incubo: Denis.
LO METTO: Bergamasco doc, tutta una vita in nerazzurro, ma adesso – beati loro – sono i doriani che se lo godono: Gabbiadini. Aria di derby per Richmond Boakye.
UDINESE – CESENA
L’OMETTO: Meglio il Kone di Bologna, finora. Molto meglio. Buona la prima, malissimo tutto il resto: Rodríguez.
LO METTO: Ora che il traguardo dei duecento in Serie A è a solo tre tiri di schioppo, provate a fermarlo voi, ché io non posso: Di Natale. Chissà, magari se ne inventa una delle sue: Brienza.
JUVENTUS – ROMA
L’OMETTO: Morata scalpita, e lui al momento non è esattamente quello dell’anno scorso: Llorente. Ottimo in Coppa, vediamo come se la cava al cospetto della co-capolista: Yanga-Mbiwa.
LO METTO: Se fosse una canzone, sarebbe “Don’t Stop me Now” dei Queen: Tévez. La Juve a Torino non è quello che si definirebbe il suo bersaglio preferito, ma se uno a trentott’anni gioca ancora così, be’, allora nulla gli è precluso: Totti.
FIORENTINA – INTER
L’OMETTO: Dov’è finito il Borja Valero che ci lasciava tutti a bocca aperta a ogni pallone che toccava? È un campione, e si riprenderà; ma per ora Vidić è meglio lasciarlo ancora un po’ da parte.
LO METTO: Le ambizioni della Fiorentina passano almeno per una metà abbondante dalle sue giocate ubriacanti sulla fascia: Cuadrado. Viaggia a una media gol impressionante, ultimamente: Osvaldo.
NAPOLI – TORINO
L’OMETTO: Se neanche la corsa lo assiste più, allora per Maggio è proprio notte fonda. A metà fra Torino e Napoli, non sembra avere ancora acquisito la personalità necessaria per operare quel salto di qualità che un po’ tutti s’attendono: El Kaddouri.
LO METTO: Finalmente si è sbloccato; di solito quando si mette a segnare poi non la smette: Hamšík. “Enfant du pays” mai troppo amato all’ombra del Vesuvio: Quagliarella.
Alla prossima, e che il Dio del Fantacalcio vi abbia tutti in gloria!
di Domenico Ascione (Twitter: @vesuvilandia)