Non c’è due senza tre. Il Napoli vuole – e deve – tornare alla vittoria al San Paolo, dove fino ad ora le cose non sono andate tanto bene. La condizione fisica e psicologica della squadra, però, ora è totalmente diversa, grazie alla boccata d’ossigeno che hanno dato i successi contro Sassuolo prima e Slovan Bratislava poi. In questa sesta giornata di Serie A, il Napoli affronta il Torino: i granata, giovedì sera, sono riusciti a vincere contro il Copenaghen in extremis con un calcio di rigore trasformato da Quagliarella.
ALLENATORE – Giampiero Ventura è, probabilmente, uno dei pochi allenatori italiani che gioca per vincere. Le sue squadre hanno sempre espresso un calcio spumeggiante, con il 4-2-4 come marchio di fabbrica. Da un anno a questa parte, il tecnico ha deciso di “adattarsi” allo schema ormai spiccatamente italiano, il 3-5-2. Il suo, però, è diverso rispetto a quello delle altre squadre di Serie A. Insomma, avrà pure cambiato modulo, ma non le sue prerogative: palla a terra e rapidità di manovra.
ROSA – Gli addii di Immobile e Cerci hanno lasciato un vuoto, e non solo nel cuore dei tifosi. L’arrivo di Quagliarella ha colmato quel vuoto in minima parte; desta maggiori perplessità l’acquisto di Amauri dopo la cessione di Cerci last minute. Ma il Torino è ormai una squadra collaudata, e Ventura in qualche modo troverà la soluzione. Anzi, sembra già averla trovata.
PORTIERI:
Daniele PADELLI, Jean Francois GILLET, Luca CASTELLAZZI.
DIFENSORI:
Nikola MAKSIMOVIC, Emiliano MORETTI, Cesare BOVO, Gastón SILVA, Matteo DARMIAN, Salvatore MASIELLO, Kamil GLIK, Bruno PERES, Pontus JANSSON, Cristian MOLINARO.
CENTROCAMPISTI:
Alexander FARNERUD, Migjen BASHA, Omar EL KADDOURI, Marco BENASSI, Alessandro GAZZI, Antonio NOCERINO, Juan SANCHEZ MINO, Giuseppe VIVES, Ruben PEREZ.
ATTACCANTI:
Fabio QUAGLIARELLA, de Oliveira AMAURI, Paulo Vitor BARRETO, Marcelo LARRONDO, Josef MARTINEZ.
Allenatore: Giampiero VENTURA.
COME GIOCA – 3-4-2-1
Gillet; Bovo, Glik, Moretti; Darmian, Vives, Nocerino, Molinaro; El Kaddouri, Martinez; Quagliarella.
Si, Giampiero Ventura sembra già aver trovato la soluzione per sopperire all’assenza di due pedine come Immobile e Cerci. Dal 3-5-2 al 3-4-2-1, con due trequartisti di grande tecnica e velocità come El Kaddouri e Martinez alle spalle dell’ex azzurro Quagliarella. La grande forza del Torino passa anche per la spinta degli esterni: Darmian e Molinaro stanno attraversando un grande periodo di forma e garantiscono copertura e spinta. Altra novità di questa stagione riguarda la porta: Gillet, che ha scontato la squalifica di 9 mesi, sembra aver scalzato Padelli dal ruolo di titolare. Il francese, figlioccio di Ventura, non ha paura di giocare la palla con i piedi fin dalla sua area. E questo è fondamentale per valorizzare al meglio il gioco del tecnico.
L’UOMO CHIAVE – Un inizio in sordina per poi crescere in maniera graduale. Fabio Quagliarella riparte da zero in maglia granata, la stessa che ha indossato ai suoi esordi in Serie A. E’ in un buon periodo di forma dopo i due gol contro Fiorentina e Copenaghen. Al San Paolo dovrà affrontare i suoi ex tifosi, che non gli hanno mai perdonato il trasferimento alla Juventus nel 2010. Attenzione anche per Sanchez Mino e Martinez, arrivati al Toro in estate come perfetti sconosciuti per poi diventare beniamini della curva Maratona in poco tempo.
I PRECEDENTI – 69 volte Napoli-Torino fra Serie A, Serie B e Coppa Italia.
25 vittorie del Napoli, 13 vittorie del Torino e 31 pareggi.
L’ultima vittoria del Napoli: 2-0 il 27 ottobre 2013 (Higuain, Higuain).
L’ultima vittoria del Torino: 1-2 il 17 maggio 2009 (Pià (N), Bianchi, Rosina).
di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)
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