Una vittoria per sorridere, per restare in testa al proprio girone, anche e soprattutto per allungare la striscia vincente e confermare che si, il Napoli è uscito dalla lunga crisi.
Il “Settembre nero” da mettersi alle spalle, questo inizio di campionato traumatico e sconfortante che ha ritrovato un sorriso solo domenica in casa del Sassuolo, dove gli azzurri hanno ritrovato la vittorisa che mancava dalla prima giornata nel catino del Marassi contro il Genoa.
La debacle del San Mamés è lontana più di un mese, ma sembra sempre dietro l’angolo: chiodo scaccia chiodo, e se gli azzurri vogliono allontanarla il più in fretta possibile il campionato non basta, perché l’Europa League chiede uguale tenacia, uguale concentrazione, uguale ambizione.
RE DI COPPE – Il palmarès di Rafa è storia conosciuta: otto tra Coppe e Supercoppe sono nella sua bacheca, tra Valencia, Liverpool, Inter e Napoli, dove al primo colpo fa sua la Coppa Italia.
Con gli azzurri Rafa ha mantenuto il suo cammino: sono tredici le partite disputate fin qui in Europa, tra Champions ed Europa League, e le sconfitte sono quattro. Alle cadute in casa dell’Arsenal, del Borussia Dortmund e del Porto nella scorsa stagione, ci aggiungiamo la disastrosa serata di Bilbao di fine agosto.
A fronte di sei vittorie, vittime anche gli stessi Gunners e la squadra di Klopp, e tre pareggi, tra cui il deludente 2-2 interno col Porto che significò esclusione dall’Europa League nella scorsa stagione.
Il Napoli targato Europa dell’annata 2013-14 non aveva la fortuna dalla sua: eliminato nel girone di Champions con 12 punti, gli errori di distrazione coi portoghesi compromisero anche il discorso EL. Un vero peccato per una squadra che avrebbe potuto dire la sua in quella competizione fino alla fine.
SI RIPARTE DALL’EL – Ed è proprio dall’Europa League che partirà il riscatto azzurro: l’esordio interno con lo Sparta Praga è stato dei migliori, con un netto 3-1, e stasera a Bratislava ci sarà da difendere il primo posto del girone, contro una delle varie Cenerentole della competizione.
“Puntiamo molto su questa coppa, se cambio, cambio sempre per vincere” le parole di Rafa in conferenza, che danno lucidità e serenità a tutto l’ambiente.
Sarà un undici rivoluzionato, ma comunque pronto alla posta in palio. Tra Young Boys e Sparta Praga ci sarà la partita della verità, ma il Napoli deve approfittare e allungare in vetta, per avere meno preoccupazioni possibili almeno fino a Natale.
Il nuovo anno ci dirà poi dove si potrà arrivare, sperando di allontanare i due di picche.
Bratislava e Varsavia non sono poi così lontane.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)