Con un sorteggio decisamente simile a quello che toccò al Napoli di Mazzarri, quasi si trattasse di uno scotto da pagare per le neo promosse in Champions, quello di incontrare al girone City e Bayern Monaco, la Roma ottiene lo stesso risultato in casa dei citizens. Un pareggio per 1-1 che rende la Roma una papabile candidata al passaggio del turno. Spacciata solo poche settimane fa, mentre oggi i giornali non fanno altro che parlare di lei.
Garcia ha caricato i suoi per la prima vera prova della stagione, evitando che si pensasse troppo al big match di campionato contro la Juventus. La Champions è difficile da vincere, se non impossibile, e dunque è normale che qualcuno pensi al campionato. Ben figurare però in questa competizione è fondamentale per il progetto capitolino. Si tratta di una vetrina per club e calciatori, oltre che di un’incredibile macchina per far soldi.
Dopo una partenza timida e un rigore che avrebbe segato le gambe a molti, la Roma decide che non ha nulla da perdere, ricordando che sa giocare a calcio proprio come il City, che in Europa pare un lontano parente della squadra che colleziona punti in Premier. Una lunga serie di passaggi di prima mette Totti solo davanti la porta. Solo gli appassionati del “pupone” ricorderanno il suo ultimo gol in contropiede, e così il capitano giallorosso decide di spolverare la memoria di tutti gli altri, mettendo a segno un pallonetto spettacolare, per precisione e classe.
Lo aspettavano in Inghilterra, chiamandolo The Legend. Hanno parlato per giorni del record di Giggs del 2011, che lo aveva reso il calciatore più anziano a segnare una rete in Champions. Una statistica ribadita continuamente, quasi a esorcizzare il timore di uno degli ultimi campioni del calcio italiano. Il fato però, come si sa, ha una sottile ironia, e così proprio Totti inventa e pareggia. E’ la sua terza gara di fila da titolare, ma a 38 anni pare non sentire la fatica. Al 60′ esce dal campo e al termine del match, quasi piccati, dice che la Roma avrebbe meritato la vittoria.
Un’affermazione non del tutto falsa, date le azioni di gioco create. L’attacco ha funzionato e la difesa tenuto. Entrambe le squadre avrebbero potuto vincerla, ma questo punto dimostra senza dubbi che la Roma c’è, anche in Europa.