Inutile ripetere quanto importante sia questa partita. Lo sono ormai tutte, siano di campionato o Europa League. Il Napoli deve rialzarsi, soprattutto a livello mentale, tornando consapevole dei propri mezzi e della propria forza. Faranno ancora discutere le scelte di Britos titolare e Inler in panchina, ma Rafa ormai ci ha fatto il callo. Lui conosce i propri ragazzi e sa chi può dare il meglio in campo dal primo minuto. La tifoseria intera, detrattori compresi
Servono soltanto due minuti al Napoli di Benitez per trovare le misure del match. Al quarto è già ripartenza fulminea e potenzialmente letale. Una di quelle che non si vedeva da tempo ormai. Higuain si invola, voglioso e famelico come nella scorsa stagione, servendo per un sempre presente Callejon. Hamsik non riesce a spedire la palla in rete, ma questa è solo la prima di tre occasioni che fanno pensare che la squadra abbia recepito correttamente il messaggio di Rafa. Il Sassuolo si vede per la prima volta al 14’, quando Acerbi tenta di regalare la sfera a un tifoso in tribuna, tirando sopra la traversa e contro la rete protettiva. Al di là del buon avvio, le migliori sorprese di questo Sassuolo-Napoli sono di certo il migliorato filtro di centrocampo, ma soprattutto la rapidità della fascia destra, con il solito Callejon e un ritrovato Zuniga. Il colombiano è in pratica un uomo nuovo. Difende, corre in sovrapposizione e torna in maniera sempre puntuale. Tenta alcuni assist con i tempi giusti, senza perdersi in dribling spesso infruttuosi. La semplicità di far giocare un calciatore nel proprio ruolo pare rendere, anche se occorre risolvere al più presto la questione terzino sinistro, dove Britos continua ad arrancare. Il vantaggio è nell’aria e infine arriva, al 28′, confezionato dalla coppia Higuain-Callejon. La rete però è frutto della voglia ritrovata della squadra, come dimostra Hamsik che si avventa su un pallone vagante, sfruttando al meglio il vantaggio concesso da Peruzzo, mettendolo in cassaforte tra i piedi del Pipita. Il Napoli c’è e si vede. Si dirà che il Sassuolo non è avversario temibile, ma in fondo nessuna delle compagini incontrate fino a oggi lo erano. Gli azzurri hanno continuato a farsi del male da soli. Oggi però pare archiviata quella maledetta voglia di autolesionismo. Nel finale i ritmi si abbassano, con la difesa del Sassuolo che si avvicina al centrocampo, provando a mettere un po’ di pressione agli azzurri. Nessun tiro però verso la porta di Rafael, che resta quasi del tutto inoperoso, anche se con un semplice lancio dalla retroguardia i padroni di casa hanno dimostrato di poter mettere in difficoltà gli avversari, con Zaza spesso solo contro Albio e Koulibaly.
Vuole la rete Higuain. Sfoggio di tecnica e assist vincenti possono bastare per le prime partite magari, ma ormai siamo al quinto appuntamento di questa stagione di A, e il Pipita vuole andare in rete. Lo dimostra subito con un tentato dribling al li limite dell’area avversaria a inizio secondo tempo, ma viene stoppato. La gara rischia di accendersi in due occasioni, con una rissa tra Taider e Gargano sedata da un impacciato e poco autoritario Peruzzo, e un rigore richiesto con veemenza da Zaza. Tre gialli in pochi minuti, figli forse, sul fronte Sassuolo, della brutta disfatta contro l’Inter, che ha portato nervosismo ma soprattutto frustrazione. Fuori un Hamsik mai troppo incisivo, che fa girare bene palla ma prova raramente il passaggio decisivo e mai il tiro in porta. Benitez gioca la carta de Guzman, in cerca di una seconda rete che possa mettere quantomeno la gara in sicurezza, se non chiuderla del tutto. Il Sassuolo è arrabbiato e Di Francesco non rinuncia alle proprie punte. Ormai tutti sanno che il dominio in campo non è sempre indice di punti portati a casa. A tal fine Benitez prova a cambiare lo stile d’attacco della propria squadra, inserendo Duvan, attaccante più fisico e più abituato a restare in area di rigore. Detto questo ci si aspetterebbero più cross, ma il Napoli continua a giocare per vie centrali. La difesa continua a tenere, ma nel finale evidenzia chiari segni di stanchezza. Il Sassuolo per poco non riesce ad arrivare davanti a Rafael con due tacchi volanti al limite dell’area. Gargano pare avere qualche problemino e Benitez lo sostituisce con Jorginho. Il Napoli però non ne guadagna in geometrie, arricchendo semplicemente il tabellino alla voce ammoniti. L’ex Verona infatti si becca subito un giallo per fallo tattico. Ormai da molti minuti non si assiste ad azioni pericolose degli azzurri, con Consigli che ha potuto riprendere fiato indisturbato. Se da un lato l’estremo difensore resta sereno, il finale di gara diventa infuocato per Rafael. Dopo un’uscita imbarazzante su cross dalla trequarti, rischia di subire il gol del pareggio da Peluso, che i centrali temono di stoppare per timore forse di un rigore, il cui tiro però è fortunosamente intercettato e spedito sulla traversa. Il Napoli non è uscito del tutto dal tunnel nel quale era rimasto bloccato, ma per poter vedere finalmente la luce occorre tener duro e conquistare questi tre punti. In campo si gioca col cuore e con i denti (soprattutto da quanto un tal Higuain ha smesso di destreggiarsi tra le fila neroverdi), e gli azzurri devono ricordare cosa vuol dire tutto questo. Il fischio finale di Peruzzo arriva come una liberazione, un lungo sospiro dopo una traversata interminabile. E’ un Napoli che sale a quota 7 punti, ma forse, rispetto a 90 minuti prima, è un po’ più quello che tutti ricordiamo.
TABELLINO
SASSUOLO (4-3-1-2) Consigli; Gazzola (75′ Vrsaljko), Acerbi, Cannavaro, Peluso; Brighi (56′ Missiroli), Magnanelli, Taider; Sansone;Zaza, Floccari (72′ Pavoletti). All. Di Francesco
A disposizione: Antei, Ariaudo, Biondini, Chibsah, Gilozzi, Longhi, Polito, Pomini, Terranova
NAPOLI (4-2-3-1) Rafael; Zuniga, Albiol, Koulibaly, Britos; Gargano (77′ Jorginho), David Lopez; Insigne, Hamsik (61′ de Guzman), Callejon; Higuain (70′ Duvan). All. Benitez
A disposizione: Andujar, Colombo, Ghoulam, Henrique, Inler, Maggio, Mertens, Mesto, Michu
Arbitro: Peruzzo di Schio
Ammoniti: Brighi, Taider, Gargano, Zaza, Gazzola, Jorginho
Marcatori: Callejon 28′
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