GLI AVVERSARI – Made in Italy

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Il tunnel non è ancora finito. Il Napoli continua il suo periodo no: quattro punti in quattro partite sono troppo pochi per una squadra dalle grandi ambizioni come quella azzurra. Si ha la netta sensazione che Sassuolo sia l’ultima spiaggia per Benitez: sbagliare ancora potrebbe costare caro all’allenatore spagnolo. Insomma, i tre punti sono d’obbligo. Senza se e senza ma.

ALLENATORE – Eusebio Di Francesco è un allenatore di sicuro avvenire. E’ stato un centrocampista di poca fama, ma può vantare uno scudetto vinto con la Roma nell’anno 2000-01. L’exploit nella sua carriera d’allenatore arriva sulla panchina del Sassuolo, con cui ottiene una storica promozione. Il primo campionato nella massima serie è complicatissimo; ma, dopo un esonero e un ritorno, Di Francesco riesce ad ottenere la salvezza.

ROSA – Una squadra giovane, con talento e freschezza fisica. Particolare da non trascurare: il Sassuolo è completamente made in Italy. Solo 3 stranieri in rosa. L’anno scorso è iniziato in sordina per poi conquistare punti su punti negli ultimi mesi di campionato. Di Francesco vorrebbe evitare il ripetersi di questa situazione – e magari evitare un altro esonero – ma per il momento il cammino dei neroverdi viaggia a ritmi bassi. Tre punti in quattro giornate, tre pareggi e una sconfitta. E’ tempo di vittorie, dunque. Ma meglio se a partire dalla settimana prossima.

 

COME GIOCA – 4-3-3

Consigli; Vrsaljko, Cannavaro, Antei, Longhi; Biondini, Magnanelli (C), Chibsah; Berardi, Zaza, Sansone.

Il Sassuolo, se sta bene, è capace di sfoderare un calcio piacevole e coinvolgente. Il 4-3-3 di stampo zemaniano è un marchio di fabbrica per Eusebio Di Francesco: è un allenatore che sa come far giocare bene la sua squadra, soprattutto se è un gruppo con un potenziale così. Il tridente offensivo, giovane e italiano, è di grande qualità. A centrocampo la sostanza di Biondini e Chibsah (o Brighi, Missiroli e Taider) con lo storico capitano Magnanelli a giostrare il tutto. L’esperienza di Cannavaro, Ariaudo, Acerbi, Manfredini e Bianco, invece, per il reparto difensivo.

L’UOMO CHIAVE – Con Zaza e Berardi ancora in ombra, è il talento di Nicola Sansone a non passare inosservato. E’ arrivato dal Parma durante la scorsa stagione e ha influito – e non poco – sul miracolo salvezza. Quest’anno è pronto a consacrarsi. Il Napoli dovrà fare molta attenzione ai suoi movimenti fulminei, con questo baricentro basso che gli permette di spostarsi con rapidità e saltare l’avversario senza troppi problemi. Con un Albiol non in condizione e un Koulibaly ancora troppo acerbo, il Napoli rischia di rendere la vita troppo facile all’attaccante del Sassuolo. Serve massima concentrazione e anche un pizzico di fortuna.

I PRECEDENTI – Solo una volta Sassuolo-Napoli in Serie A.
16 febbraio 2014: Sassuolo-Napoli 0-2 (Dzemaili, Insigne).

 

 

di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)

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