Dal Colo Colo ci è passato anche Alexis Sanchez prima di trasferirsi al Barcellona e poi fermarsi all’Arsenal. La fiducia sulla selezione di giocatori che compie la squadra cilena, allora, diventa d’obbligo. Da sempre al centro dei fasti del calcio della Terra del fuoco, la società bianconera ha “donato” all’Italia più di un giocatore e sembra in procinto di ripetere l’operazione con Juan Delgado.
Da sempre del Cacique, il centrocampista nasce a Chillan il cinque marzo del 1993 e la sua storia comincia con la solita sfrenata passione per il calcio, che diventa o sogno irrealizzabile o realtà raggiungibile col duro lavoro. Duro lavoro che il cileno non ha mai disdegnato e da cui è stato ripagato nel 2011, quando il Colo Colo dice sì al suo ingresso nel calcio che conta. Delgado entra dalla porta principale, quella della prima squadra, e lo fa anche con il tappeto rosso perché la sfida contro la Universidad Catolica, la prima a cui partecipa con la maglia bianconera, è un match scudetto ogni anno. I cambi tecnici sulla panchina del club e le incertezze sul futuro della società non facilitano la propensione al rischio e la squadra decide di puntare sui veterani, ragion per cui dal 2012 al 2014, il centrocampista milita nel Colo Colo II. Hector Tapia, però, decide che l’Apertura 2013 deve essere l’inizio della sua avventura con la A maiuscola e lo getta nella mischia, ancora una volta, durante il match dei match: il clasico contro la Universidad de Chile. La partita si conclude con la vittoria ed il goal proprio di Delgado, che fa alzare stadio e panchina per un applauso che ancora gli risuonerà nelle orecchie. Juan aveva vinto la sua più grande sfida e nemmeno Jorge Sampaoli poteva evitare di osservarlo: è Nazionale maggiore per lui. Probabilmente mai il giovane talento avrebbe pensato di poter sostituire Alexis Sanchez a partita in corso con la maglia della Roja, ed invece destino ha voluto che ne seguisse addirittura le orme. Gutiérrez, direttore sportivo del Colo Colo, lo ha definito un esempio ed un lavoratore: nessuna descrizione potrebbe essere più esaustiva. Delgado nasce come centrocampista, ma la sua posizione ideale è più avanzata, essendo schierato nella maggior parte dei casi come ala destra/esterno d’attacco. La sua attuale collocazione in campo è figlia dell’ottima propensione al goal (quattro nelle otto partite disputate nella stagione corrente) e la sua capacità di favorire il gioco d’attacco. La buona fisicità di cui è dotato, consente a Delgado di smarcarsi con facilità, arrivando in disturbato ai limiti dell’area avversaria.
Per 2,5 milioni di euro l’Udinese potrebbe portarlo nelle sue fila già il prossimo anno. L’accordo con il Colo Colo sembra essere vicino. Tuttavia diverse sono le squadre europee che negli ultimi due anni hanno tentato l’approccio con i bianconeri, i quali hanno sempre risposto due di picche. Il talento non può più aspettare: i ventuno anni sono arrivati ed anche la voglia di mettersi alla prova nel calcio dei grandi.
di Sabrina Uccello (Twitter: @SabriUccello)
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