Dall’inviato al San Paolo Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Tre punti che valgono oro. Più di quelli di Genova.
Perché in un periodo in cui tutto sembra andare per il verso storto, in cui il Chievo ti ha lasciato a bocca asciutta, i tre punti all’esordio nel girone di Europa League valgono almeno il doppio.
In un San Paolo così semivuoto che è quasi brutto da guardare.
Azzurri subito col pallino del match sin dall’inizio: sparuta la rappresentanza degli ospiti, con la squadra di Lavicka che aspetta gli errori altrui per attaccare.
La serata al tiro la inaugurano Hamsik e Britos, entrambi dal limite ed entrambi senza fortuna: tiri alti per essere pericolosi.
Al quarto d’ora arriva la doccia fredda: errore in mezzo al campo di Inler, sull’evoluzione dell’azione il fantastico tiro di Husbauer che insacca Rafael lì dove il portiere brasiliano non può nulla.
La risposta del Napoli allo svantaggio è lenta, ma efficace: sono passati 7′ quando Higuain fa una magia da vero bomber nell’area di rigore e con un pallonetto becca la traversa.
Sul rimorchio di Callejòn, un tocco di mano della difesa vale il rigore per gli azzurri.
Si presenta Higuain, come domenica col Chievo, e tira alla sua sinistra, come domenica col Chievo.
Gol. I campioni fanno cos’, in fondo.
Sulla scia dell’entusiasmo il Napoli ci prova pure a raddoppiare, ma è tutto rinviato al secondo tempo.
Inaugurata da un tiro velleitario dello Sparta Praga, la ripresa è di completa marca azzurra: non a caso il Npaoli ci mette soli 6′ per trovare il gol del raddoppio.
Ancora Higuain, grande giocata sulla destra, cross al centro che Mertens deve solo spingere per il 2-1.
Il vantaggio scioglie le gambe e soprattutto le teste dei padroni di casa: il Napoli comincia finalmente a giocare al suo ritmo, a trovare gli inserimenti giusti, a gestire il match come pretende Benitez.
Gli avversari lasciano spazio e il Napoli se lo prende: Hamsik spara alto sopra la traversa, Mertens prova a segnare, ma con la mano.
Il belga si fa però perdonare quando al minuto 80 prende palla sulla sinistra, con una magia supera due uomini e spiazza Bicik per il definitivo 3-1.
Dieci minuti prima Higuain aveva abbandonato il campo per la standing ovation del popolo di Fuorigrotta.
Il San Paolo ritrova la vittoria e il cuore del Napoli.
E se è vero che nelle difficoltà emergono i campioni, allora domani tutti da San Gennaro a ringraziare Gonzalo e Dries.
TABELLINO
NAPOLI (4-2-3-1) : – Rafael; Henrique, Koulibaly, Albiol, Britos; Inler, Gargano; Callejon (dal 84’ Lòpez), Hamsik (dal 82’ Zuniga), Mertens; Higuain (dal 69’ Michu). All. Benitez
A disp: Andujar, Maggio, Insigne, Dùvan.
SPARTA PRAGA (4-2-3-1): – Bicik; Kaderabek, Kovac, Brabec, Costa; Matejovsky, Marecek; Dockal (dal 75’ Konaté), Husbauer (dal 78’ Bednar), Krejci; Lafata (dal 85’ Schick). All. Lavicka
A disp: Stech, Svejdik, Vacek, Breznanik.
Arbitro: Bernie Blom (OLA)
Marcatori: 15’ Husbauer, 23’ Higuain (rig), 51’ Mertens, 81’ Mertens
Ammoniti: 66’ Mertens.