Il Napoli ritrova il suo San Paolo che, dopo una conferenza stampa accorata di Rafa Benitez, risponde nel migliore dei modi, sostenendo la squadra dall’arrivo sul terreno di gioco. Cori e applausi per gli azzurri, che ritrovano Zuniga titolare in casa. Insigne vince il ballottaggio con Mertens, mentre Corini conferma le indiscrezioni settimanali, con Radovanovic in cabina di regia, effettuando un solo cambio dell’ultimo minuto, quello tra Lazarevic e Meggiorini, con quest’ultimo partito dalla panchina.
E’ un Napoli aggressivo quello che scende in campo. Ritrovare l’appoggio del San Paolo è decisamente benefico per la compagine azzurra, che prende dominio del campo dal fischio d’inizio, creando ripetutamente azioni da gol. Il Chievo è in bambola, sottomesso dai padroni di casa che, su direttive del tecnico, mostrano un gioco fatto di pochi tocchi. La palla scorre tra i piedi dei centrocampisti rapida e con precisione. Nessuno prova a trattenerla più del dovuto, cedendola al compagno più vicino o meglio posizionato. Si corre anche senza palla, e i movimenti degli attaccanti vengono spesso premiati da chi, alle loro spalle, gestisce il pallone a testa alta, pronto a creare situazioni pericolose con lanci millimetrici. Inler ha ritrovato la vena da regista, ma a tentare di rubargli il ruolo è Hamsik, che in più di un’occasione ha messo in movimento Higuain, Callejon e Insigne. Proprio Lorenzo era uno degli osservati speciali di questa gara, ma per ora sembra essersi lasciato alle spalle le tante critiche e polemiche. Il tifo è con lui e il giovane napoletano tenta di ripagare la fiducia con una prestazione ottima e soprattutto tanta concentrazione in campo. Gioca di prima con Hamsik e Higuain, ha il coraggio di tentare il tiro da fuori e, su imbeccata del capitano, tenta un tiro al volo d’esterno destro che soltanto un Bardi in ottima forma riesce a salvare. I primi trenta minuti di gara sono stati di ottima fattura ma, trascorsa la mezz’ora, il Chievo si è reso conto di poter sfruttare al meglio le pause che gli azzurri iniziavano a prendersi. Gli uomini di Corini hanno tentato qualche azione, soprattutto da calcio piazzato, ottenendo una traversa di Maxi Lopez e un gol annullato per fuorigioco di Birsa. Il possesso palla è nettamente in favore del Napoli, che avrebbe potuto sbloccare il risultato con Higuain poco prima del trentesimo minuto. Sarebbe stato un altro finale, con gli azzurri in vantaggio che avrebbe pressato ancor di più rispetto a quanto fatto, forti di una rete del Pipita, che invece decide di optare per la potenza, invece di osservare il movimento del portiere e tentare di beffarlo. Bardi si muove in netto anticipo e riesce a volare alla propria destra, battezzando il palo giusto. Il rigore è più parato che sbagliato, ma ad ogni modo, i 15 minuti successivi hanno dimostrato che l’ex Real non pare crucciarsi troppo dell’errore commesso.
Il Napoli crea, fa possesso palla e si rende pericoloso. Sbaglia un rigore ma non si perde d’animo, e così a inizio secondo tempo arriva il gol, del Chievo. Centrocampo e difesa non comunicano, o lo fanno male, e Maxi Lopez, che si era visto unicamente per una traversa e qualche fallo subito a centrocampo, trova la rete del vantaggio, infilandosi in un ampissimo corridoio lasciato per lui dalle maglie del Napoli. Nulla può fare Rafael, il cui collega di reparto nel Chievo continua a far miracoli. Zuniga prova la botta da fuori, Hamsik il piazzato nel cuore dell’area e Inler un tiro potente a sorpresa dal limite. Nulla da fare. Il portiere dell’Under 21 è il vero protagonista di questa seconda parte del match. Le azioni di marca azzurra scarseggiano fino a sparire col passare dei minuti, mentre il Chievo, rinvigorito dal risultato e dalla mollezza delle gambe degli avversari, tenta di trovare il gol della sicurezza. Così, mentre Maxi Lopez si permette un tacco in area per mettere Cofie da solo davanti a Rafael, Benitez prova il tutto per tutto con tre cambi: de Guzman, Mertens e Duvan. Nessuno di loro riesce a offrire quel dinamismo che il Napoli pare aver perso, anche se nel finale di gara gli azzurri provano a dare il tutto per tutto, senza mai dimenticare di impostare la manovra alla maniera di Benitez. E’ chiaro dunque che certi movimenti siano stati ormai assimilati, ma tra mediana e difesa c’è ancora tanto lavoro da fare.
TABELLINO
Napoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Koulibaly, Albiol, Zuniga; Inler, Jorginho (de Guzman dal 72′); Callejon (Duvan dal 78′), Hamsik, Insigne (Mertens dal 58′); Higuain.
A disp. Andujar, Colombo, Henrique, Britos, Mesto, Radosevic, Gargano, David Lopez, Michu. All. Benitez
Chievo (4-3-2-1): Bardi; Frey, Dainelli, Cesar, Biraghi; Izco (Gamberini dal 81′), Radovanovic, Hetemaj; Birsa (Botta dal 69′), Lazarevic (Cofie dal 72′), Maxi Lopez.
A disp. Bizzarri, Seculin, Sardo, Edimar, Mangani, Meggiorini, Zukanovic, Paloschi, Pellissier. All. Corini
Arbitro: Giacomelli
Marcatori: 49′ Maxi Lopez
Ammoniti: 17′ Maggio, 26′ Cesar, 33′ Dainelli, ’90 Inler
Espulsi: nessuno
di Luca Incoronato (Twitter: _@n3ssuno_)