L’OMETTO O LO METTO? GIORNATA II

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Ricomincia il nostro appuntamento fisso con i consigli fantacalcistici per la giornata in corso. Siamo appena agli inizi, dunque… calma, sangue freddo e un paio di settimane per il rodaggio. A voi:

EMPOLI – ROMA

 

L’OMETTO: A fine gara potrebbe venirgli il colpo della strega a furia di raccogliere la palla in fondo al sacco: Sepe. Difficile escludere qualcuno da una squadra che va a mille; proviamo con Ashley Cole, che non sembra  essersi ancora ambientato ai ritmi del calcio nostrano.

 

LO METTO: Nei pochi spiccioli di gara in A con la maglia del Toro ha fatto intravedere un potenziale straordinario: sarà ancora acerbo, Verdi (questa è pessima, lo ammetto), ma il talento e il tempo a disposizione sono tutti dalla sua. L’anno scorso, al rientro dall’infortunio, ha segnato praticamente un gol ogni partita: Destro.

 

 

 

JUVENTUS – UDINESE

 

L’OMETTO: Cáceres, che come centrale di difesa denuncia spesso e volentieri i propri limiti. Allan non è quello che si definirebbe “un centrocampista col vizietto del gol”; figuriamoci se è di scena allo Juventus Stadium.

 

LO METTO: Una partita che sulla carta potrebbe risolversi benissimo sulle palle inattive. Palle inattive = Fernando Llorente. Bomber per tutte le stagioni; di nome fa Totò, ma con lui le difese avversarie non ridono per niente: Di Natale.

 

 

 

SAMPDORIA – TORINO

 

L’OMETTO: Segna troppo poco per meritare un posto in un 11 fantacalcistico di rispetto: Obiang. Ha il compito gravoso di non far rimpiangere lo straordinario Cerci dell’anno scorso: in casa può riuscirci, in trasferta molto meno: El Kaddouri.

 

LO METTO: Partita bloccata, probabile un’inzuccata vincente di Matías Silvestre. In una squadra dove può agire da protagonista, occhio che Quagliarella ne può buttare dentro pure una quindicina.

 

 

 

CAGLIARI – ATALANTA

 

L’OMETTO: Zeman fa miracoli, ma sinceramente Cossu non sembra più quello di una volta. Stesso discorso fatto per il dirimpettaio fantasista cagliaritano: Maxi Morález.

 

LO METTO: È un pupillo del boemo, e quest’anno potrebbe scapparci facile il ventello: Sau. Estigarribia, forse finalmente nella dimensione a lui più consona.

 

 

 

FIORENTINA – GENOA

 

L’OMETTO: In leggero calo rispetto allo strabiliante calciatore cui eravamo abituati: Borja Valero. A rischio cartellino in una gara che si annuncia dai contenuti atletici piuttosto accesi: Burdisso.

 

LO METTO: Scintillante in Nazionale, ha un sinistro che mezza Serie A gli invidia: Pasqual. Il destino gli ha riservato un beffardo esordio in rossoblù proprio contro la sua ex squadra: Matri.

 

 

 

INTER – SASSUOLO

 

L’OMETTO: Fino a prova contraria, un eterno incompiuto: Kovačić. Riprendiamo da dove avevamo lasciato: vai Biondini, non ci tradire.

 

LO METTO: In dubbio per un lieve problema fisico; in una massima serie sempre meno ricca di campioni, lui si staglia sicuramente fra i primi della classe: Palacio. Miglior esordio azzurro non poteva esserci; ha tutto per diventare un grande con la “g” maiuscola: Zaza.

 

 

 

LAZIO – CESENA

 

L’OMETTO: Forse non è ancora del tutto pronto per fare il salto di livello: Parolo. Gli anni passano per tutti, e 35, caro Brienza, cominciano davvero ad essere una vagonata.

 

LO METTO: Questo potrebbe essere l’anno della definitiva consacrazione di una stella dall’avvenire gigantesco: Keita. Buona la prima, estrema fiducia per la replica: Alejandro Rodríguez.

 

 

 

NAPOLI – CHIEVO

 

L’OMETTO: Mezzi atletici fuori dal comune, ma la tattica e la tecnica sono un punto interrogativo grosso quanto un punto interrogativo grosso: Koulibaly. Una volta indossava casacche prestigiose: River, Barcellona, Milan. Già, una volta… Maxi López.

 

LO METTO: Chissà che non senta aria di derby e si metta a giocare a calcio come Maradona comanda: Jorginho. Parte dalla panchina, ma il San Paolo al suo nome sarà tutto un tremito: Sardo.

 

 

 

PARMA – MILAN

 

L’OMETTO: Stretto nella morsa di Ménez e Torres, il pomeriggio di Paletta non sarà certo una scampagnata al fiume. Timidi segnali di ripresa. Troppo timidi, però: Honda.

 

LO METTO: Al cospetto del suo vecchio Milan, come si fa ad escludere Cassano? Trent’anni e sempre la stessa faccia da bambino: se gioca solo al 70 %, “El Niño” è semplicemente di un altro lontanissimo pianeta: Torres.

 

 

 

VERONA – PALERMO

 

L’OMETTO: Tachtsidis, che non si è ancora capito che pesce sia. Legna e legnate in mezzo al campo; a essere onesti, un po’ pochino: Bolzoni.

 

LO METTO: A Palermo ne ha fatti 50 in 80 gare, e da lì non ha più smesso: Toni. Fedelissimo rosanero, capitano, Édgar Osvaldo Barreto è oramai un’istituzione assoluta del football rosanero.

 

 

 

Alla prossima, e che il Dio del Fantacalcio vi abbia tutti in gloria!

 

A cura di Domenico Ascione (Twitter: @vesuvilandia)

 

 

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