Sono già passate due settimane dalla vittoria contro il Genoa nella prima giornata di campionato. Una vittoria fondamentale, che ha ridato smalto ad una squadra sulla via dello smarrimento dopo la batosta in Champions. Eppure le polemiche non si sono placate, con questo astio irrefrenabile nei confronti di De Laurentiis prima e Benitez poi. Ma c’è uno e un solo modo per controbattere: vincere. Contro il Chievo gli azzurri torneranno a giocare di fronte ai propri tifosi del San Paolo. I tre punti, dunque, saranno ancora più importanti. Occhio però: i clivensi, quando di fronte si trovano undici avversari con la maglia azzurra, riescono sempre a dare qualcosa in più. Bestia nera, insomma. Nerissima.
ROSA – Ogni anno, puntualmente, è destinato alla retrocessione. E per i primi mesi questa sensazione sembra confermarsi. Ma poi, verso metà campionato, qualcosa si accende e la salvezza, in un modo o nell’altro, arriva.
Per il Chievo è stata un’estate rovente dal punto di vista societario: dopo trent’anni, prima da calciatore e poi da direttore sportivo, Giovanni Sartori ha deciso di lasciare il club gialloblu. A gestire il calciomercato – e non solo – è stato Luca Nember, promosso dal presidente Campedelli per sostituire Sartori. Alla corte di Corini sono arrivati buoni calciatori che possono tornare utili alla causa gialloblu. Ecco, di seguito, la rosa costruita per affrontare la stagione appena iniziata:
COME GIOCA – Anno nuovo, modulo nuovo. Almeno per il momento. Eugenio Corini, nella sconfitta indolore contro la Juventus, ha schierato il suo Chievo con un 4-3-3 per sfruttare al meglio le qualità di Birsa e Schelotto. Contro il Napoli, invece, si va verso un 4-3-1-2, così da garantire maggior copertura alla difesa, con l’accoppiata Paloschi-Maxi Lopez (supportata da Birsa) a curare la fase offensiva. Una soluzione tattica che prevede un lavoro massacrante per i centrocampisti; e con il trequartista – in questo caso Birsa – che dovrà fare da collante fra centrocampo e attacco.
Chievo Verona (4-3-1-2): Bardi; Frey, Dainelli, Cesar, Biraghi; Izco, Cofie, Hetemaj; Birsa; Maxi Lopez, Paloschi.
A disp.: Bizzarri, Seculin, Gamberini, Sardo, Edimar, Mangani, Radovanovic, Lazarevic, Schelotto, Botta, Meggiorini, Pellissier. All.: Corini
Ballottaggio: Paloschi 70% – Ruben Botta 30%
L’UOMO CHIAVE – Viene da una stagione poco esaltante, sia in campo che fuori. I fatti extra-calcistici hanno sicuramente influenzato l’annata in maglia Catania prima e Sampdoria poi; ma Maxi Lopez ha già dimostrato di essere un attaccante di tutto rispetto. Non è in un gran momento di forma, e ne abbiamo avuto la prova nel match contro la Juventus, quando ha mancato un’occasione clamorosa per acciuffare un improbabile pareggio. Il tempo per ritrovare se stesso c’è. E Verona – sponda Chievo – è il posto giusto per ricominciare da zero.
di Pasquale La Ragione (Twitter: @pasqlaragione)