Angelo Pisani, avvocato della famiglia di Ciro Esposito, attraverso un comunicato pubblicato sul suo profilo Facebook si è schierato contro la perizia del Racis pubblicata oggi secondo la quale De Santis avrebbe aperto il fuoco dopo essere stato ferito. Ecco le sue parole: “Appare del tutto azzardato da parte del Racis e della Difesa del De Santis sostenere senza ipotizzare alcuna ricostruzione alternativa e semenza alcuna prova che quest’ultimo sparò dopo essere stato ferito. E’ infatti molto più logico e verosimile ritenere che la pistola si sia macchiata del sangue del De Santis quando, dopo gli spari, questi è stato aggredito e ferito e più mani sporche del suo sangue hanno cercato di sfilargli la pistola . Come si vede chiaramente dai video, pochi secondi passano tra l’ingresso di Ciro ed alcuni tifosi nel vicoletto e gli spari . e’ dunque inverosimile che in quel brevissimo lasso di tempo De Santis sia stato ferito. Dopo gli spari invece rientra nel vicoletto un folto numero di tifosi che certamente ha aggredito De Santis ferendolo e sporcando del suo sangue la pistola nel tentativo di sfilargliela.
Le conclusioni secondo cui De Santis, sopraffatto dagli aggressori, ferito e sanguinante, con le mani sporche del suo stesso sangue abbia impugnato l’arma e sparato non tengono assolutamente conto del fatto che dalle tracce biologiche costituite da sangue ed altro materiale biologico, evidenziate sulla pistola sono stati estrapolati profili genetici, riferibili a più soggetti, in cui appaiono nettamente maggioritari, e quindi chiaramente individuabili, quelli del DE SANTIS.
Ciò vuol dire che la pistola fu toccata da più persone ed è quindi verosimile ritenere che il De Santis abbia prima sparato e successivamente sia stato aggredito da soggetti che ferendolo si siano macchiati le mani del suo sangue e poi abbiano cercato di sfilargli la pistola sporcandola appunto con il sangue del De Santis .
Allo stato, ciò che conta è che giuridicamente non cambia nulla. Da un lato, infatti i tifosi napoletani già sono indagati per rissa aggravata e seppure fosse confermata la tesi del Racis certamente il De Santis non potrà in nessun caso invocare né lo stato di necessità né la legittima difesa, dal momento che lo stesso aggredendo violentemente i passeggeri del Pulmann in presenza di numerosissimi avventori diretti verso lo stadio non poteva non prevedere di dover fronteggiare una reazione, affrontabile solo con la lesione dell’altrui incolumità. In tali casi è pacificamente esclusa la legittima difesa, non parliamo poi dello stato di necessità inapplicabile nei confronti di chi si pone in una situazione di pericolo”.