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Alla chiusura della finestra estiva di calciomercato, il dito contro il Napoli l’hanno puntato tutti.
Non un errore, a volte forse un esercizio retorico di chi non ha troppi argomenti; di certo, la societĂ non ha fatto troppo per smentire gli incontentabili che da sempre lamentano gravi mancanze per gli azzurri in ambito di campagna trasferimenti.
E quest’anno anche gli accontentabili si sono trovati in difficoltà .
Ma una cosa di positivo in questa contrastata estate pallonara napoletana c’è stata: la campagna di trasferimenti in uscita del Napoli.
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LE RICHIESTE DEL TECNICO – Benitez aveva chiesto una rosa compatta, formata solo da quegli elementi funzionali al progetto durante l’anno.
Una rosa da integrare, magari, durante la sessione di mercato invernale, viste le difficoltà patite in estate per portare a Napoli uno o due elementi di qualità che potessero entusiasmare i tifosi, ma soprattutto alzare l’asticella di qualità complessiva della squadra.
L’allenatore spagnolo si è ritrovato a Dimaro con 26 elementi, considerando gli aggregati dalla Primavera e i rientranti dai vari prestiti; un numero poi ampliato dal rientro graduale dei giocatori che avevano disputato il Mondiale, quasi tutti assenti nel ritiro della Val di Sole.
Troppi, se consideriamo le richieste del mister; troppi se consideriamo i vari casi spinosi presenti nella rosa.
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IL LAVORO DI BIGON – L’obiettivo principale di Bigon, allora, è stato provare a sfoltire la rosa azzurra e piazzare, definitivamente o meno, giocatori ormai alla fine della loro esperienza napoletana, scontenti, bocciati da Benitez, giovani che devono farsi le ossa nella speranza di avere una possibilità in azzurro nella prossima stagione.
E in effetti il progetto azzurro non è andato poi così male.
I giovani Tutino, Fornito e Roberto Insigne sono finiti in prestito tra Serie B e Lega Pro.
Armero, Gamberini e Cigarini non figurano più nell’organigramma azzurro, Vargas, dopo l’ennesima bocciatura, avrà un futuro in Premier.
Behrami finisce in Bundesliga, sostituito da David Lopez, Fernandez, invece va allo Swansea in Premier, visto che Koulibaly ha scalato presto posizioni nelle gerarchie difensive.
Sostituiti da Michu e De Guzman, anche Pandev e Dzemaili hanno salutato Napoli per approdare al Galatasaray di Prandelli.
Gli unici a non aver trovato una destinazione risultano alla fine solo Rosati e Radosevic, visto che anche Donadel ha terminato la sua esperienza in azzurro dopo aver rescisso il contratto.
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UNA NUOVA ROSA – La rosa azzurra conta oggi 24 elementi, a cui aggiungere i giovani Luperto e Palma, un difensore e un centrocampista, che potranno far comodo per numero nelle lista Uefa e trovare spazio nelle gerarchie di Rafa.
Una rosa completa per numero, con ruoli coperti in ogni zona del campo, che potrĂ concedere al tecnico spagnolo una gestione ottimale della rosa tra campionato e coppe.
In mancanza del colpo che faccia impazzire i tifosi, il vero affare è stato alleggerire il carro azzurro dalle spese superflue e dai musi lunghi.
Una cosa non da poco in questa torrida e poco soddisfacente estate napoletana.
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A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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