Che sofferenza, signori. Il Napoli strappa al 95′ una vittoria cercata e voluta fino alla fine, contro un Genoa che però convince, nonostante la sconfitta. Decisivi gli innesti di Rafa Benìtez, fra le fila rossoblu ottime notizie da Pinilla e dai centrali di centrocampo, che la vncono ai punti contro i dirimpettai azzurri. Per il Napoli sono però tre punti che sono ossigeno puro dopo le contestazioni di questa settimana. E forse non è un caso che abbia segnato proprio quello che potrebbe rivelarsi il fiore all’occhiello dell’ennesima campagna acquisti sottotraccia. Vuoi vedere che si cade in piedi anche stavolta?
Rafael 6,5 – A metà del primo tempo diventa un bombardamento genoano. Il brasiliano le prende tutte, anche un pallone che sembrava impossibile. Su Pinilla invece non può nulla.
Maggio 6 – Quando il pallone danza dalle sue parti sembra sempre che debba succedere qualcosa di terribile, invece poi va tutto bene. Diligente.
Albiol 6 – Colpevole su Pinilla, che però fa una gran cosa. Poi traballa e combatte come un leone strappando la sufficienza.
Koulibaly 6,5 – A volte prova cose più grandi di lui e fa tremare il suo pubblico, rischiando grosso. Nell’uno contro uno però è difficilissimo da superare, chiunque lo punti finisce a terra scaraventato via dal buttafuori francese.
Zuniga 6,5 – Grande applicazione su un Perotti molto propositivo, poi quando cala l’argentino inizia a farsi vedere anche nell’altra metà campo, con risultati tutt’altro che disprezzabili. Sfiora anche il gol.
Inler 5,5 – Tiene sempre palla più del dovuto, spesso e volentieri rallentando terribilmente l’azione. Appoggi spesso fuori misura, va meglio in interdizione.
Jorginho 6 – Toglie e mette. Errori marchiani alternati ad ottime cose, passo a corrente alternata che non fa il bene della squadra. Aspettiamo al varco una crescita che questa stagione deve arrivare necessariamente.
Callejòn 6,5 – L’aria di Spagna gli aveva fatto male, ma tornato a giocare nel campionato italiano ricorda subito come si fa. Azione-tipo sull’asse con Higuaìn, pallone al centro del Pipita e Calleti la piazza come sa fare solo lui, al volo nell’angolo opposto. Marchio di fabbrica per far capire che Josè è tornato davvero. Almeno si spera. (Dal 64′ Mertens 6,5 – L’uomo del cambio di passo, sempre e comunque. Quando entra nella ripresa saprebbe far male anche in dieci minuti. Parte a destra, poi si sposta a sinistra che è la sua zona d’azione abituale, e si vede. Rischia di portare i suoi in vantaggio in più di un’occasione).
Hamsik 5,5 – Prosegue inesorabile l’involuzione dello slovacco. E’ evidente che Benìtez gli ha detto di tornare più spesso a metà campo a prendersi il pallone, e lo fa bene. Poi però gli manca lo spunto in avanti, dove troppo raramente va a sovrapporsi a Higuaìn. Prima o poi dovrà decidere cosa vuole fare da grande. (Dal 73′ De Guzman 7 – Che battesimo del fuoco per questo signore dal passo felpato e l’azione a tutto campo, che apporta una gran qualità nei 20 minuti che resta in campo e alla fine si toglie anche la soddisfazione di dare i primi tre punti al Napoli. De Laurentiis non poteva immaginare risposta migliore ai tifosi azzurri).
Insigne 5,5 – Parte determinatissimo il giovane napoletano, che almeno inizialmente sembra aver smaltito i problemi della scorsa settimana. Si invola palla al piede e dà il La al gol del vantaggio azzurro. Le premesse sembrano buone ma poi si chiude in se stesso, senza incidere più. Anzi, combina anche un disastro poco prima di lasciare il campo, quando lanciatissimo a rete spara addosso a Perin. Si sa che la finalizzazione non è il suo forte (Dall’85’ Michu sv)
Higuaìn 6 – Nervoso, irritato, si incaponisce in azioni personali che finiscono male e poi se la prende con i compagni. E’ evidente che qualcosa non va. dimentica tutto per un solo attimo dorato, quando si invola sulla fascia e scodella al centro il pallone per Callejòn, alla sua maniera. Un’altra azione strepitosa nella ripresa, con pallone di poco alto, poi un’altra nel finale. Ma sono lampi in un cielo minaccioso e carico di nuvoloni.
All. Benìtez 6,5 – Inizio sprint, poi il calo vistoso che porta al ritorno veemente del Genoa. La sorte lo premia mandando a rete la sua scommessa De Guzman, in sostanza il fatto di azzeccare i cambi giusti fa la differenza.
GENOA – NAPOLI 1-2
Genoa (3-4-3): Perin; De Maio, Burdisso, Marchese; Edenilson, Sturaro (dall’82’ Mussis), Rincon, Antonelli; Kucka (dal 74’ Ragusa), Pinilla, Perotti (dal 68’ Falque). All. Gasperini.
Napoli (4-2-3-1) Rafael; Maggio, Koulibaly, Albiol, Zuniga; Jorginho, Inler; Insigne (dall’85’ Michu), Hamsik (dal 74’ De Guzman), Callejon (dal 64’ Mertens); Higuain. All. Benitez.
Arbitro: Banti
Marcatori: 3′ Callejon (N), 40′ Pinilla (G), 94′ De Guzman (N)
Ammoniti: 52’ Marchese (G), 54’ Sturaro (G), 76’ Albiol (N), 80’ Ragusa (G)
di Antonio Papa