Un pari che sta stretto, che fa paura, ma che lascia ancora aperta la porticina qualificazione per il Napoli di Benitez. Gli azzurri non esprimono un bel calcio, almeno per gran parte del match, ma dopo il gol di Higuain i padroni di casa hanno rischiato di vincere la gara, e pure largamente.
Analizziamo le cinque cose da tenere e le cinque da ‘rivedere’ dell’undici azzurro in vista del ritorno al San Mamés.
DA SALVARE
1- HIGUAIN – Il suo gol, che è una sintesi perfetta di classe, quantità, maestria calcistica. Il numero 9 argentino ha un dono del cielo e che al cielo lo innalza ogni volta che buca la rete. Le sue parole nel postpartita devono trascinare la squadra anche al ritorno.
2- BENITEZ – Anche in conferenza ci ha tenuto a ribadire la sua fiducia: “Sapevamo sarebbe stato difficile, ma al San Mamés ci presenteremo preparati per la gara. Possiamo ancora passare.” Napoli e il Napoli devono aggrapparsi alla sua esperienza.
3- I 20 MINUTI – Quelli successivi al gol del pari di Higuain: in pochi minuti il Napoli ha costruito molto più dei baschi in 70′, rischiando di vincere, anzi stravincere la partita. Callejòn e Michu, però, pare non abbiano voluto far male ai connazionali.
4- VOGLIA DI CHAMPIONS – Quella che il San Paolo ha dimostrato ieri sera: Napoli si aspetta l’Europa e i 60mila presenti l’hanno fatto sentire. A fasi alterne, però, troppo alterne.
5- FORMA FISICA – Sembrerà strano, ma il Napoli che ci si aspettava, quello forte all’inizio e che calava alla distanza, non s’è visto; anzi, gli azzurri sono usciti sul finire del match dimostrando di avere una buona condizione sull’onda dell’entusiasmo per il pari.
Con una settimana di lavoro in più, anche dal punto di vista fisico gli azzurri saranno pronti alla sfida.
DA RIVEDERE
1- IL GOL SUBITO – Incredibile a questi livelli un errore del genere: Muniain è il fiore all’occhiello degli avversari, lasciarlo così solo al centro dell’area è un regalo che non puoi permetterti.
2- GESTIONE DELLA PALLA – Jorginho ci ha provato a far girare la squadra, e non ha demeritato, ma 1 contro 5, al centro del campo, non sempre può andarti bene. Gargano non riesce ad appoggiarlo in impostazione e il brasiliano si ritrova tutto il centrocampo basco a pressarlo. Da rivedere.
3- I FISCHI – Ad Insigne, ma più in generale a tutta la squadra. Intendiamoci: il comportamento è anche lecito e il tifoso può e deve esprimersi come vuole, ma non nel bel mezzo di un match cruciale e difficile come quello di ieri sera. Peccato, perché l’atmosfera magnifica del San Paolo non deve essere rovinata per così poco.
4- LA MIRA – Callejòn, Michu, lo stesso Higuain: il Napoli di occasioni ne ha avute, ma il solo gol segnato sembra una miseria. Peccato, perché potrebbero essere rimorsi troppo grandi da mandare giù in vista del ritorno.
5- I NUMERI – Si, proprio i numeri, quelli stampati dietro le maglie: impossibili da leggere dagli spalti, fastidiosi a qualsiasi occhio umano.
Speriamo nel passaggio e nel cambio di stile.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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