I controsensi del secondo Napoli di Benitez. Caro Presidente, dov’è la terza maglia?

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La nuova stagione è ufficialmente iniziata appena un mese fa, eppure sembrano passati mesi e mesi da quando il secondo Napoli di Rafa Benitez si è radunato a Dimaro per il ritiro estivo che doveva preparare al meglio la squadra in uno degli avvii più infuocati dell’anno nella storia della società.
Un preliminare, un ricambio generazionale della rosa, un campionato in cui presentarsi da protagonisti, per migliorare il terzo posto che fu dello scorso anno.

 

Che il roster a disposizione di Benitez andasse modificato, ampliato, rinforzato, lo immaginavano tutti. O meglio, ce lo si augurava.
Il primo capitolo scritto lo scorso anno era stato incoraggiante: tra la passata estate e l’ultima sessione di mercato invernale il Napoli ha inserito nel suo undici titolare ben 7 giocatori.
Il secondo, dunque, si prospettava meno sostanzioso, ma più mirato, qualitativo: alla casella “arrivi” leggiamo però solo i nomi di Koulibaly e Michu, oltre che quello di Andujar, formalmente arrivato lo scorso inverno.
La rosa è rimasta pressochè invariata, o forse si è indebolita: le cessioni di Reina, Behrami e Fernandez privano il Napoli di due titolari e un mezzo titolare, di un lider maximo come il portiere spagnolo, un difensore che pareva in crescita (ma a rischio panchina, viste le prime prove di Koulibaly) come l’argentino, e un mangia caviglie che sempre serve in una squadra.
Il controsenso non è la loro cessione, che può essere lecita se letta dalla giusta prospettiva per tutti e tre i calciatori, ma piuttosto il fatto di non averli rimpiazzati a dovere a questo punto dell’estate, nell’anno in cui il preliminare Champions incombe come una spada di Damocle tra il capo e il collo di tutta la società.

 

Altro aspetto curioso è la mancata presentazione, ormai a metà agosto, della terza maglia che dovrebbe accompagnare in grande stile la squadra per il prossimo anno anche nelle serate europee.
Conosciamo l’abnegazione di ADL in questo settore, conscio che il marketing può essere un grosso aiuto per una società di vertice nel calcio moderno, e questo ritardo può essere estremamente significativo.
Che il presidente, assente nella presentazione ufficiale della squadra contro il PSG lo scorso lunedi, voglia presentarla in prima persona in occasione della prima uscita ufficiale al San Paolo?
E magari facendola indossare ad un nuovo acquisto che possa finalmente arricchire i petali della rosa azzurra in possesso di Benitez?
Ancora poco e lo sapremo.
Soli 6 giorni e il gioco si farà duro; saprà il Napoli essere più duro di lui?

 

 

A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

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