Il non-mercato del Napoli: ADL fra il fantasma di Walter e la “voglia” di cinepanettone

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La situazione comincia ad essere preoccupante: al 12 di agosto, col preliminare Champions distante una sola settimana e il campionato qualche giorno più in là, il mercato Napoli  continua a recitare dimessamente la sua scarna figura.
I tifosi sono giustamente preoccupati. Ma la stampa, gli addetti ai lavori, sanno cosa sta succedendo. Eppure, vedere in campo due come Gargano e Britos contro squadre del rango di Barcellona e Paris Saint Germain fa un certo effetto anche a chi certi innesti se li aspettava già prima dell’estate.

 

Fare tanto con poco è un concetto legato a chi sedeva prima su quella panchina: i Britos e i Gargano, i Pazienza e i Cannavaro, gli Aronica, potevano funzionare con Mazzarri, abile motivatore e abituato a spremere al massimo non-campioni, ma non con chi siede ora sulla panchina del Napoli.
Benitez ha vinto una Champions con una squadra che forse non era la più forte del torneo, ma era forte lo stesso.
L’eleganza del tecnico spagnolo nel parlare alla stampa dopo la sconfitta degli azzurri contro il Psg corsaro dei due ex Lavezzi e Cavani, è encomiabile. Ma dagli occhi di Rafa traspare tutta la sua voglia di avere in questa squadra due o tre uomini che possano garantirgli una stagione ad alto rendimento su entrambi i fronti, nazionale ed europeo.

 

Non prendiamoci in giro: Benitez sa benissimo che il Napoli non ambirà a conquistare la Champions, ma la qualificazione prima e il passaggio del girone poi possono essere un traguardo lodevole.
Il campionato, invece, sarà cosa diversa: gli azzurri potrebbero giocarsela alla pari, se solo si arrivasse ad accontentare il tecnico.
Non così come è oggi: perché i limiti di questa rosa sono già venuti a galla troppe volte, e le sue possibilità nella ricerca del gradino più alto del podio si spengono senza un mercato all’altezza.
I due soli acquisti di Michu e Koulibaly regalano profondità al roster azzurro, ma non il salto di qualità sperato, anche se il francese della retroguardia – senza aver ancora messo il piede in campo per una partita ufficiale – convince sempre di più.

 

Di questo passo ADL rischia di rendere il Napoli come un cinepanettone: pochi attori bravi per battezzare un piccolo successo stagionale, che non va però oltre l’inverno.
Ma il calcio – e per fortuna – è un’altra cosa, e Benitez, che non è De Sica, questo lo sa.
Mancano ancora 20 giorni al termine di questa sessione già estenuante di calciomercato.
Resistere è la parola d’ordine. Sperare quella di riserva.
Vincere è il dogma dei tifosi. Ma accontentare Rafa sarà l’obiettivo più importante.

 

 

A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

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