“Napoli è una città bellissima che piace troppo a me e a tutta la mia famiglia. La cosa più brutta sarebbe andare via di qua, andare via da Napoli” , musica e parole di Dries Mertens, che ai microfoni de Il Mattino ha parlato della sua avventura in maglia azzurra, confidando tra l’altro una conversazione col dichiarato obiettivo di mercato, Marouane Fellaini: “E’ un grande calciatore, ci ho giocato insieme tante volte nel Belgio: vediamo se viene. Ho parlato con lui di Napoli, gli ho fatto la domanda che tutti quanti fanno e mi ha risposto che deve parlare con van Gaal. Cosa gli ho detto? Tutte le volte che vado in Belgio per giocare con la mia nazionale parlo sempre in modo positivo di Napoli. A lui ho detto che mi piace molto la città, la squadra e che indossare la maglia azzurra è come un sogno. Fellaini sa che Napoli è una città speciale, una squadra speciale. Ovviamente mi farebbe molto piacere giocare insieme a lui. Però non mi piace parlare prima perché Fellaini non è un giocatore del Napoli”.
OBIETTIVI STAGIONALI – Il folletto belga guarda così alla prossima stagione: “All’inizio tutte partono con zero punto. Non c’è soltanto il Napoli ma sono tante le squadre forti. Dobbiamo anche disputare il preliminare di Champions: un obiettivo molto importante per noi calciatori ma anche per la società e per Napoli. Adesso la partita più importante per noi.Non bisogna pensarci troppo su e preoccuparsi, ma soltanto affrontare la partita con la massima concentrazione perché siamo una squadra forte. Il mio obiettivo è quello di tutti gli altri calciatori del Napoli è fare meglio dell’anno scorso. Per riuscirci dobbiamo dare ogni giorno e in ogni partita il cento per cento. Lo scudetto è difficile, ci sono tante squadre forti e non solo il Napoli. Ci sono la Roma, la Juve, l’Inter e anche la Fiorentina”.
NAPOLI – Solamente ieri un articolo pubblicato dalla sua fidanzata sul proprio blog riguardo Napoli aveva fatto nascere alcuni interrogativi, poi chiariti, sulla sua opinione circa la città napoletana. Il giocatore commenta così: “Molta gente dal Belgio telefona alla mia ragazza per chiedere informazioni su Napoli e lei risponde sempre a tutti che vive in una città bellissima e invita tutti a venire a trovarci: la nostra casa è un albergo, spessissimo sono qui i miei familiari. Napoli piace tanto alla mia famiglia e alla mia fidanzata. Lei ha parlato anche di altre cose di Napoli, a lei andrebbe fatta la domanda. Cosa mi piace di Napoli? Difficile dire la cosa che mi piace di più, perché sono tante le cose che mi piacciono: sicuramente la cucina, la città, la squadra. E Capri, Sorrento, Positano. Belli il mare, il sole, la pizza. Tutto”.
PUNTI DEBOLI E PUNTI FORTI – Il belga parla dell’organico azzurro: “Dobbiamo migliorare tutti, non solamente la difesa. È’ vero che la squadra ha preso qualche gol di troppo ma il lavoro difensivo inizia già in attacco: dobbiamo migliorare la fase difensiva come squadra, il discorso non riguarda soltanto i difensori. Così prenderemo meno gol. Sono stato in campo 45minuti contro il Paok con Koulibaly ed ho visto che ha giocato una gran bella partita, mi ha fatto una buona impressione. In difesa ora sono rientrati anche Fernandez ed Henrique, abbiamo tante soluzioni. Il segreto è la squadra. L’attacco inizia dietro e la difesa inizia avanti. Tutti i giocatori del Napoli hanno famedi segnare e penso che sia questo il nostro segreto. Higuain? Gonzalo ha fatto benissimo l’anno scorso: è un grandissimo attaccante ed è molto atteso quest’anno. Però anche lui, come ogni calciatore, per esprimersi al massimo ha bisogno di tutta la squadra”.
GRUPPO AZZURRO – Mertens si sofferma sul rapporto col presidente De Laurentiis, Benitez e Lorenzo Insigne: “Lorenzo è un bravissimo ragazzo, il mio rapporto con lui è buonissimo come del resto con gli altri. De Laurentiis dal primo giorno che sono arrivato mi disse : se hai un problema chiamami, 24 ore su 24 sono a disposizione. E se la prima volta che incontri il presidente ti dice questa cosa non puoi dimenticarla. Benitez parla con tutti noi, la sua porta è sempre aperta. Si può sempre andare da lui a parlare di tutti gli aspetti, non solo di calcio. Se hai un problema puoi andare da lui in ogni momento. Avevo giocato due anni con il Psv già a un livello alto perché il Psv non è una piccola squadra. Mi sono trasferito al Napoli dove mi sono sentito subito a mio agio: ho avvertito la fiducia di Benitez e dei compagni, questo per me è stato decisamente importante. Ora non ho fissato obiettivi, vedremo. I gol sono una soddisfazione personale ma la cosa più importante è la squadra e io penso a vincere le partite. Se segno è una cosa secondaria”.
S.U.
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