RIMESSA D’AFFONDO – Waiting for Eto’o

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Prendete i due barboni protagonisti dell’opus magnum di Monsieur Samuel Beckett, sostituiteli con un direttore sportivo scrupoloso e un presidente vulcanico come la città che ha ai piedi e otterrete un “Aspettando Godot” versione Napoli assolutamente inappuntabile. Proprio come nella celeberrima commedia, gli attori principali attendono trepidanti l’arrivo di un fantomatico “Signor Godot” che però li deluderà giorno dopo giorno non presentandosi all’appuntamento stabilito. La cosa diventerà ben presto una piacevole ossessione per la strana coppia, che tenterà invano di svicolare dalla questione intrattenendosi a vicenda con ragionamenti sull’infinito, sul senso delle cose, sulla nascita e sulla fine del mondo conosciuto. Ecco, il Godot del Napoli ha un nome che per anni è stato poco più di un soffio sussurrato a fior di labbra, ma che oramai capitan Hamšík ha definitivamente sdoganato: «Puntiamo allo scudetto», ha dichiarato l’ipertricotico sloveno ai microfono di Sky Sport non più di poche ore addietro. E per accontentare il suo pupillo, Bigon e De Laurentiis stanno pensando a un’idea di mercato pazza che più pazza non si può. Trentatrè anni, camerunense, 179 centimetri per 75 chilogrammi di puri muscoli e fibre. Segni particolari: fuoriclasse, leader indiscusso, personalità ballerina e discreta attenzione al soldo. Forse finalmente il Signor Godot è arrivato, anche se sinceramente ce lo si immaginava un tantinello meno stagionato.

 

di Domenico Ascione (Twitter: @vesuvilandia)

 

 

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