Ventisette nomi, molti dei quali non faranno parte della rosa di Rafa Benìtez il prossimo anno. Inizia con questo piccolo paradosso il raduno a Dimaro del Napoli di quest’anno. Un ritiro un po’ particolare, sia perché è l’ultimo nella cittadina trentina sia perché il Mondiale ha sparigliato un po’ le carte e ha lasciato fuori tutti i big. A scorrere la lista dei convocati troviamo tantissimi giovani, molti dei quali sono già sul piede di partenza, oltre a diversi esuberi che con concreta probabilità attendono solo di essere piazzati. Facciamo quindi il punto della situazione, in attesa che il sonnecchiante calciomercato Napoli decolli definitivamente e si inizi a delineare la rosa che affronterà la stagione appena iniziata.
Viene un brivido lungo la schiena a leggere ancora certi nomi. Rosati, Gamberini, Donadel, Dumitru. Calciatori facenti parte della scorsa gestione che erano diventati indesiderati da ben prima che arrivasse Rafa Benìtez. In certi casi sarebbe opportuna la rescissione consensuale, ma è più probabile vedere il mare a Dimaro che vedere un fuori rosa rinunciare ad un centesimo. Per ora non si parla neppure di possibili soluzioni per questi calciatori, che intanto si alleneranno con gli altri sperando di impressionare Benìtez. Il modello è Giandomenico Mesto, uno che l’anno scorso partiva dall’ultima fila e dopo due mesi eravamo tutti lì a strapparci i capelli per il suo infortunio. Per la serie c’è speranza per tutti. Perfino per Donadel.
Sono tante le giovani speranze aggregate alla rosa, vuoi anche per le vacanze prolungate dei “mondiali”. Per molti di loro il prestito è una certezza, più che un’ipotesi, ma intanto c’è l’occasione di farsi vedere in mezzo ai “grandi” e provare a dimostrare qualcosa all’allenatore. I più promettenti, uno per ruolo, sono Contini, Lasicki, Romano e Roberto Insigne. Occhi soprattutto sul giovanissimo Antonio Romano, classe ’96, fra i più promettenti della cantera azzurra. Diversa la situazione di Vargas e Zapata, a metà fra le promesse di cui parliamo qui e i big in vendita di cui parliamo in seguito: anche loro devono dimostrare tanto, ma in caso contrario c’è già chi è pronto ad accoglierli a braccia aperte. Gli altri dovranno lavorare sodo, meritarsi il posto e cercare di strappare un posto in rosa. Il modello in questo caso è Josip Radosevic, che lo scorso anno ha fatto il quarto centrale di centrocampo; la speranza è giocare un po’ di più del croato, che alla fine dei conti lo scorso anno fu impiegato così poco che forse sarebbe stato meglio darlo via in prestito.
Pessime notizie Napoli dagli elementi che dovranno fare spazio ai nuovi arrivi. Maggio, Britos, Pandev e gli svizzeri. Tutti li vogliono e nessuno se li piglia. In alcuni casi è perché guadagnano troppo (Maggio e Pandev), o il Napoli li valuta tanto perché tanto li pagò illo tempore (Britos e Dzemaili). Maggio non ha offerte concrete, da Parma e Verona solo timidi sondaggi. Il problema è che è in fase calante e quindi non vale i soldi che guadagna. Pandev di offerte ne ha tante e da mezza Europa, sarà soltanto difficile capire chi può pagargli i circa 2 milioni di stipendio. Britos per la Lazio costa troppo, con le russe si può ancora trattare, mentre Dzemaili e Behrami saranno probabilmente venduti ad un prezzo inferiore di quello attuale. Difficile trovare un compromesso tra i “guai” fatti in passato e le valutazioni attuali, ma Riccardo Bigon dovrà spremersi le meningi. Anche perché altrimenti il mercato in entrata rischia di complicarsi non poco.
Di AntonioPapa (Twitter @antoniopapapapa – DaiCalcio @papalepapale)
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