NAPOLI AL MONDIALE – Le pagelle degli azzurri in Brasile: bene gli svizzeri, Insigne torna a casa

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L’ultima giornata della fase a gironi ci rimane indigesta per l’eliminazione controversa dell’Italia, in cui Insigne non viene utilizzato.
Reina e Albiol salutano il Mondiale discretamente, il Cile avrà bisogno del miglior Vargas contro il Brasile. La Colombia tiene a riposo Zuniga, l’Argentina passa ma i due del Napoli Higuain e Fernandez deludono ancora una volta.
L’Albiceleste agli ottavi troverà la Svizzera di Inler e Behrami: partita tranquilla la loro contro l’Honduras. Mertens e i suoi “diavoli rossi” approdano a punteggio pieno agli ottavi; con qualche difficoltà in più passa anche l’Algeria di Ghoulam, a cui però è stato preferito Mesbah nel match contro la Russia.

 

INLER 6,5
(Honduras-Svizzera 0-3)

Non sarà di certo questo il calibro della mediana argentina che la Svizzera incontrerà gli ottavi, ma contro l’Honduras Inler ha potuto impostare e dare ritmo alla squadra senza alcun tipo di problema. Siamo sempre là: lo svizzero riesce ad imporre il proprio gioco solo a determinati ritmi.

 

BEHRAMI 6,5
(Honduras-Svizzera 0-3)

Discorso analogo anche per lui. Nel lavoro di interdizione non ha trovato patemi particolari. Sull’unica palla gol dell’Honduras si fa saltare con facilità imbarazzante, ma tutto sommato si è vista una bella Svizzera e un po’ di merito va anche a lui.

 

MERTENS 6
(Corea del Sud-Belgio 0-1)
Come nella partita contro la Russia, nel primo tempo parte a razzo e sono sue le giocate con cui il Belgio riesce a rendersi pericoloso. Stavolta, però, il belga ha sul piede una buona occasione per portare la sua squadra in vantaggio ma non inquadra la porta. Inoltre, la benzina gli finisce prima del solito (complice anche l’inferiorità numerica) e al quarto d’ora della ripresa Wilmots decide (giustamente) di sostituirlo. Anche per preservarlo per gli ottavi di finale.

 

REINA 6
(Australia-Spagna 0-3)
Il “senza voto” poteva apparire spregiativo nei confronti dell’Australia, che a differenza della classifica ingenerosa, ha fatto divertire e appassionare più di qualsiasi altra “squadra materasso”. Il nostro Pepe non è mai impegnato dagli oceanici; l’esordio a questo Mondiale non poteva immaginarselo più tranquillo di così.

 

ALBIOL 6
(Australia-Spagna 0-3)
Accusa un po’ l’emozione di giocare una partita al Mondiale, poi si ricorda che la Spagna era già uscita prima di questi 90 minuti ed è quando lo realizza che gioca con più scioltezza. Inoltre, l’Australia non è questo granché in attacco e lui ha gioco facile.

 

FERNANDEZ 5
(Nigeria-Argentina 2-3)
Non va nemmeno stavolta. Non dà sicurezze, ma contro la Nigeria non è puntuale nemmeno nelle chiusure. Il secondo gol di Musa, infatti, gli si può imputare facilmente perché quando Garay segue a uomo Emenike (pessima scelta dell’argentino), lui non stringe verso il centro. La logica conseguenza è che Musa prenda di infilata la difesa argentina e a tu per tu con Romero non sbagli. Errori di questo tipo, d’ora in poi, peseranno molto di più. E sarebbe bene non rifarli.

 

HIGUAIN 5
(Nigeria-Argentina 2-3)
Almeno ci ha messo molta più voglia e tatticamente era notevolmente a suo agio. Bene. La bocciatura, però, arriva perché stavolta le occasioni (almeno tre) le ha avute e non le ha sapute sfruttare. Sulla più nitida ispirata da Messi con Enyeama in uscita, sceglie di calciare di esterno destro piuttosto che un più naturale e logico tocco di sinistro. Un attaccante del valore di 37/55/70 milioni di euro (scegliete la cifra che più vi aggrada), centravanti della nazionale argentina, dovrebbe saper calciare con entrambi i piedi. Almeno a cinque metri scarsi dalla porta.

 

NON UTILIZZATI: Henrique, Zuniga, Insigne, Dzemaili (s.v.), Ghoulam.

 

AZZURRO… A META’

 

VARGAS 5
(Olanda-Cile 2-0)
Con diverse difficoltà ha combattuto contro la difesa dell’Australia. Poi, nella seconda partita, ha banchettato su quella spagnola, colpendola da attaccante puro. Contro la corazzata orange, invece, non ha potuto fare assolutamente nulla. C’è bisogno di un Vargas più deciso contro avversari grossi e una difesa disattenta come quella brasiliana potrebbe essere la prossima vittima di Edu. Glielo auguriamo.

 

Di Salvatore Malfitano (Twitter: @MalfiToto)

 

 

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