Stavolta si va “all in”, signori. Contro la Celeste del dúo dinámico Cavani-Suárez Prandelli rischierà la carta Immobile al fianco di un Balotelli che ci si augura si sarà svegliato col piede sinistro (quello giusto). All’Italia in teoria basterebbe il pari, ma pensare di potersi difendere novanta minuti dagli assalti all’arma bianca di un Uruguay che ha invece un solo risultato a disposizione sarebbe un suicidio calcistico imperdonabile, soprattutto al cospetto del Pistolero e del Matador, già pronti a spararci un colpo di rivoltella al petto per poi finirci con un estoque da maestro dritto al cuore. La formazione è ormai praticamente fatta: fuori il raccapricciante Thiago Motta di venerdì pomeriggio, Darmian di nuovo sulla destra a scapito di un Abate onestamente inadeguato ad un palcoscenico del genere, fuori anche Candreva e dentro Bonucci e Buffon, che con Barzagli e Chiellini andranno a ricomporre la collaudatissima retroguardia bianconera che tanto bene ha fatto quest’anno in patria (cioè, ci tocca tifare Juventus; avite capito niente?!). Eh sì, in patria, perché fuori dallo Stivale la musica cambia eccome. Diciamocelo francamente: almeno sulla carta i favoriti sono loro, anche se di un’incollatura, per cifra tecnica, fame e garra agonistica. Anche se, tolti quei due fenomeni là davanti, parliamo di una squadra tutt’altro che irresistibile, con un portiere che se imbrocca la giornata storta può prendere gol pure da mia nonna paralitica in infradito. Appuntamento dunque domani, ore 18:00, all’ “Arena das Dunas”. Si gioca a Natal, ma vuoi per il sole, vuoi per la tensione che bruceranno l’aria, farà un caldo boia.
di Domenico Ascione (Twitter: @vesuvilandia)